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Indignazione e preoccupazione per l'affermazione del ministro Sacconi sul "dovere" del medico di segnalare se il paziente è un irregolare. Le norme morali della professione medica e di ogni professione d'aiuto non possono avere eccezioni!


Abbiamo appreso dalle agenzie di stampa del 14 novembre u.s. che il governo intende attuare rapidamente il "Pacchetto Sicurezza" (atto 733) in discussione al Senato. A tale proposito, il Ministro Sacconi ha precisato che "il medico curante deve segnalare se il paziente è un irregolare. Se è clandestino deve essere segnalato per la sua situazione di clandestinità ed espulso".
Le affermazioni del Ministro seguono la proposta di due emendamenti depositati da alcuni Senatori della Lega Nord (prot. 39.305 e 39.306), che chiedono rispettivamente la modifica del comma 4 e l'abrogazione del comma 5 dell'articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull'immigrazione).
... La sua cancellazione metterebbe in serio pericolo l'accesso alle cure mediche degli immigrati irregolari, violando il principio universale del diritto alla salute, fortemente affermato dalla nostra Costituzione. L'art. 32 recita: "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse  della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti", e vale la pena sottolineare come la Carta costituzionale non subordini al possesso di alcun requisito (si parla di "individuo" e non di "cittadino" o altro) il riconoscimento del diritto alla salute (e quindi all'assistenza). L'attuazione di questa eventuale modifica normativa creerebbe inoltre una 'clandestinità sanitaria', pericolosa per l'individuo e per la collettività. Ma soprattutto pretenderebbe di costringere il medico ad andare contro le norme morali che regolano la sua professione contenute nel codice deontologico.
Come Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, un organismo indipendente costituitosi nel 2002 con la volontà di colmare il vuoto di informazione e reciproco scambio tra medici, scienziati e operatori sullo stato di salute della popolazione in relazione al contesto politico, economico e sociale, e come Società Italiana di Medicina delle Migrazioni che, dal 1990, con oltre 700 soci, raccoglie le esperienze dei maggiori centri sul territorio nazionale che si occupano di assistenza sanitaria agli stranieri, esprimiamo profondo dissenso sulle parole del Ministro e la proposta dei senatori leghisti, e, sottoscrivendo le preoccupazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri, chiediamo, in particolare attraverso la mobilitazione degli Ordini dei Medici e di altri albi professionali cui apparteniamo, il ritiro dei suddetti emendamenti.

  • Scarica il testo del comunicato stampa.
  • Scarica il testo della bozza di lettera da inviare ai propri Ordini professionali.
  • Scarica gli emendamenti proposti dai senatori leghisti.
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In questi giorni si sono moltiplicate le adesioni all’appello della SIMM, così come gli interventi contro l’emendamento proposto dalla Lega (petizioni in Friuli, adesioni dell’Ordine degli psicologi del Lazio, del Gruppo di lavoro nazionale per il bambino immigrato, del Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale; appelli dell’Ordine dei medici del Trentino e di medici milanesi; mobilitazione di vari gruppi ed associazioni in varie parti d’Italia, di tantissimi colleghi che hanno espresso indignazione e preoccupazione). In radio e su quotidiani non c’è giorno che non si parli in modo critico di tale provvedimento. Purtroppo il ministro Sacconi, da cui ci si attendeva una illuminata presa di posizione, si è invece dichiarato d’accordo nel merito con l’emendamento leghista! Intanto in Senato i lavori sono rallentati spesso dalla mancanza del numero legale ... . La settimana che si apre sarà cruciale per il futuro degli immigrati in Italia: sono in discussione, oltre che il diritto all’assistenza sanitaria ed alla salute per coloro che sono presenti temporaneamente non in regola con il soggiorno, altri ambiti importanti che regolano quotidianità e futuro per gli stranieri, quei “nuovi cittadini” che il presidente Napolitano ha definito: “ ... un fattore di freschezza e di forza per la nazione italiana  … nuova linfa per rafforzare la popolazione italiana, arricchendola di apporti validi e di elementi preziosi di dinamismo …”.
Per questo dobbiamo continuare ad impegnarci per affermare una politica diversa.

 

 

  • Leggi le agenzie dal 17 ottobre al 15 novembre 2008
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LA SIMM RIPROPONE IL SUO APPELLO E INVITA TUTTE LE ORGANIZZAZIONI AD ESERCITARE LA MASSIMA PRESSIONE POSSIBILE PERCHE’ L’EMENDAMENTO IN QUESTIONE VENGA BOCCIATO!



Un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso. Un emendamento di 5 senatori della Lega, propone l'abolizione del divieto di segnalazione alle autorità degli immigrati senza permesso di soggiorno che richiedono assistenza sanitaria. Prevede anche la segnalazione per coloro che non possono pagare le prestazioni sanitarie. Gli effetti di tali modifiche possono essere devastanti sul piano del diritto individuale e della salute pubblica oltre che essere inaccettabili sul piano deontologico.

Una delle motivazioni riportate dalle Agenzie è quella che sul piano economico bisogna “ristabilire parità di condizioni con gli italiani”. Ma questo è esattamente ciò che è già previsto dalla legge in vigore!
Anche la motivazione legata alla necessità di “risparmiare” ci sembra inadeguata: la spesa ospedaliera a carico del Servizio Sanitario per i ricoveri negli immigrati irregolari è circa lo 0,063% dell’intera spesa sanitaria!
Ricordiamo che oggi a fronte di una presenza dei cittadini stranieri di circa il 6% sulla popolazione, essi contribuiscono al PIL per oltre il 9%!
Non garantire l’accesso ponendo barriere economiche e, peggio, giuridiche (denuncia), oltre che un rischio e un danno per la salute individuale e collettiva, significa spendere certamente di più (le urgenze devono comunque essere garantite, e ci saranno condizioni sanitarie più gravi).

 

 

  • DDL; LEGA, IMMIGRATI IRREGOLARI PAGHINO SANITÀ (ANSA) - ROMA, 12 NOV - Vita dura per gli stranieri irregolari anche per quanto riguarda la sanità. Un emendamento presentato dalla Lega al disegno di legge sulla sicurezza del governo prevede infatti che il Servizio sanitario nazionale non sia gratuito per gli immigrati che soggiornano in Italia illegalmente. Gli irregolari, per il Carroccio, dovrebbero pagare ogni prestazione, compresa quella del pronto soccorso. E per il medico ci sarà l'obbligo di segnalazione alle autorità. ANSA

 

  • Medico ha obbligo di denuncia del clandestino - Roma, 12 nov. (Apcom) - Gli immigrati irregolari dovranno pagare ogni prestazione sanitaria, comprese quelle di prointo soccorso. E' quanto prevede un emendamento della Lega al ddl Sicurezza. Nessuna differenza, assicurano i senatori del Carroccio, rispetto ai cittadini italiani che pagano il ticket: "Si tratta di ristabilire una parità di condizioni". L'emendamenteo era stato presentato già in commissione, poi ritirato per un problema sulla copertura finanziaria. Inoltre, il medico sarà obbligato a denunciare il clandestino. Grb
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