"Il reato di ingresso e soggiorno illegale mette a rischio l'accesso ad alcuni diritti fondamentali dei migranti, sia adulti che minori". Lo affermiamo noi della SIMM Società Italiana di Medicina delle Migrazioni - congiuntamente a Amnesty International, Associazione studi giuridici sull'immigrazione, Consiglio italiano per i rifugiati, Medici Senza Frontiere, Save the Children e ci appelliamo ai parlamentari affinché stralcino l'art. 21 del ddl 2180 o esprimano voto contrario.
"Le organizzazioni firmatarie - si legge nell'appello - sono fortemente preoccupate dal fatto che i migranti, per timore di essere denunciati con conseguenze di rilievo penale, sarebbero indotti a sottrarsi al contatto con tutti gli incaricati di pubblico servizio, in qualunque ambito, innescando un'allarmante situazione di compromissione dei diritti fondamentali. Il timore di avvicinarsi a ogni tipo di servizio pubblico escluderebbe dall'accesso all'assistenza e ai diritti soprattutto le fasce più deboli della popolazione migrante, quali le vittime di tratta, i minori e le altre persone vulnerabili. Ne sarebbero probabilmente anche colpiti coloro che hanno una situazione di soggiorno regolare ma precaria" conclude l'appello. (ANSA del 6 maggio 2009).
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