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''L'aumento dei controlli e della sorveglianza - spiega Antonio Virgilio, capo missione in Italia di Medici Senza Frontiere - non sta frenando le persone che tentano di raggiungere il nostro continente. Queste persone affrontano maggiori rischi, viaggiano in imbarcazioni più piccole e precarie e per più giorni. Hanno bisogno di maggior assistenza medica rispetto al passato: arrivano scioccati, distrutti, disidratati, con bruciature, ipotermia, ossa rotte''. Nei primi sei mesi del 2008, gli attracchi nell'isola a sud di Agrigento sono raddoppiati, passando da 71 a 146. Addirittura triplicato il numero dei migranti sbarcati sulle nostre coste. Cambiano le rotte dell'immigrazione e con esse anche il tipo di popolazione migrante. Quest'anno sono aumentate le donne ed i bambini che si avventurano nella pericolosa traversata del Canale di Sicilia. Incrementi, rispettivamente, dell'11% e del 4,6%. (Medeu.it)