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In evidenza: “Proposta di costituzione di una rete di collaborazione tra i centri sanitari e sociali pubblici e privati che operano nell'ambito dell'immigrazione. I GrIS (Gruppi locali Immigrazione e Salute)”. Venerdì 26 settembre si è svolto presso l'aula multimediale della Regione Piemonte il secondo incontro organizzato dall'Assessorato alla tutela della Salute e Sanità sul tema "Malattie e immigrazione, conoscersi tra culture diverse" rivolto a tutte le associazioni e organizzazioni attive nel campo della tutela della salute delle persone straniere. L'incontro aveva tra gli obiettivi quello di:

- porre le basi di una rete di collaborazione tra i centri sanitari e sociali pubblici e privati che operano nell'ambito dell'immigrazione. A tale proposito è stata presentata la rete dei GrIS (Gruppo Immigrazione e Salute) italiani come esempio di lavoro in rete ed è stata avanzata la proposta di costituire un GrIs a livello regionale.

Queste reti pur facendo riferimento alla comune normativa nazionale in materia di assistenza sanitaria, presentano loro peculiarità in relazione alla specifica realtà territoriale, ai rapporti tra gli attori sociali e alle caratteristiche dell'immigrazione locale. (per maggiori informazioni clicca qui)
- è inoltre stata presentata e distribuita la guida prodotta dell'Assessorato "Guida ai servizi sanitari rivolti agli immigrati"

Il prossimo incontro è stato fissato per il: 7 novembre 2008 ore 14.00; presso Assessorato alla Sanità; sala multimediale, corso Regina Margherita 174, Torino.

Si rinnova l'invito a partecipare a tutti i soggetti interessati; per contatti e informazioni: Salute&Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Il documento è stato realizzato dall’Assessorato alle Politiche della Salute – Servizio Programmazione  e Gestione Sanitaria – Ufficio Mobilità Internazionale con la collaborazione del progetto P.A.S.S.I. (Promozione dell’Accesso ai Servizi Sociosanitari per i cittadini Immigrati – Nuovo Programma di Prossimità Italia – Albania, Interreg/Card 2004-2006, Sottoazione 2.2 C “Intervento di mediazione linguistica e culturale”). Attraverso la rete territoriale dei trentadue mediatori culturali impegnati nel Progetto a supporto dei servizi di welfare di accesso si registravano una diffusa disinformazione (sia degli operatori che dei cittadini stranieri) e numerose incertezze procedurali che talvolta si risolvono in una sostanziale negazione del diritto alle cure. Di fatto, si rilevava un diffuso disorientamento degli operatori delle strutture sanitarie nell’interpretazione e nell’applicazione della normativa che regola  l’accesso ai servizi: difficoltà a riconoscere i requisiti che determinano l’iscrizione obbligatoria al SSR, richiesta abnorme di documentazione, continua interruzione dell’assistenza sanitaria nelle fasi del rinnovo del permesso di soggiorno. “Il diritto alla salute - si legge nella lettera di trasmissione a firma dell’Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Alberto Tedesco -  tutelato dall’art. 32 della Costituzione, che lo definisce  «fondamentale diritto dell’individuo» ed «interesse della collettività», rientra nella categoria dei diritti inviolabili della persona umana. Il diritto alla salute, dunque, presupponendo la titolarità di uno status personale e naturale – la salute -  che non può essere messo a repentaglio né dai singoli né dai poteri pubblici né da altri soggetti privati, non può subire limitazioni fondate sulla cittadinanza.”

La circolare fornisce indicazioni per uniformare le modalità di accesso ai servizi sanitari regionali da parte dei cittadini stranieri non comunitari e comunitari e chiarimenti relativi a:

- I motivi che danno diritto all’iscrizione al SSR: Aggiornamento sui motivi del soggiorno che determinano il diritto di iscrizione includendo le nuove tipologie di permessi di soggiorno introdotte dalle più recenti disposizioni normative.

- La durata dell’iscrizione al SSR: viene esplicitamente ribadito il diritto di mantenimento dell’iscrizione al SSR nelle fasi del rinnovo del permesso di soggiorno in considerazione dell’obbligo da parte delle Questure di comunicare alle ASL i casi di mancato rinnovo, revoca o annullamento dei permessi di soggiorno e i casi di espulsione.

- Iscrizione al SSR dalla data di ingresso in Italia: viene riconosciuto il diritto di iscrizione nelle more del primo rilascio dei permessi di soggiorno che determinano l’iscrizione al SSR.

- Tutela della salute dei minori: ribadendo quanto già disposto dalla legge regionale sul sistema integrato dei servizi sociali (L.R. n. 19/2006), tutti i minori presenti in Puglia sono di diritto iscritti al SSR.  Inoltre hanno diritto all’iscrizione temporanea al SSR i Minori soggiornanti in Puglia nell’ambito dei Programmi solidaristici di accoglienza temporanea.

- Documentazione: vengono fornite precise indicazioni relative alla documentazione necessaria all’iscrizione al SSR evitando così la frequente richiesta di documentazione aggiuntiva.

- Autocertificazione: viene ribadito il diritto all’utilizzo dello strumento dell’autocertificazione così come disposto dal DPR 445/2000.

- Iscrizione volontaria al SSR: è prevista la possibilità scegliere l’iscrizione volontaria al SSR per i cittadini comunitari che devono provvedere alla stipula di polizza assicurativa valida sul territorio nazionale.

- Divieto di segnalazione: viene ribadito il divieto di segnalare alle autorità di polizia i cittadini stranieri sprovvisti di permesso di soggiorno che accedono alle cure.

Da scaricare:

  • Nota Prot. 24/4185/PGS/coord del 7 ottobre 2008
  • Allegato tecnico
  • Procedure
  • Modulistica
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Su richiesta di alcuni soci, alleghiamo gli articoli di nostra conoscenza che analizzano i costi dell’assistenza sanitaria agli stranieri. Pur con estrema prudenza, questi studi rappresentano i primi tentativi di analizzare anche da un punto di vista economico l’impatto dell’assistenza agli immigrati. Ancora oggi questo impatto è particolarmente contenuto ed i costi relativamente ridotti; pur ritenendo utile avere queste conoscenze ci sembra opportuno la necessità non fare dipendere da questi dati il diritto assistenziale e la garanzia di accessibilità alle strutture ed alle prestazioni sanitarie.

  • Criteri di ripartizione delle spese – tabella
  • Fondi destinati alle cure degli STP – tabella CIPE
  • Articolo Monitor 2008
  • Articolo Geraci 2007
  • Articolo Monitor 2006
  • Rapporto Ceis 2005
  • Articolo Geraci – De Gaetano 2004
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