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«Un atto inutile, dannoso e pericoloso che non porta al superamento, bensì ad un acuirsi delle disuguaglianze e delle discriminazioni nel nostro Paese con gravi conseguenze socio-sanitarie». Così l'Associazione culturale pediatri (Acp) si unisce all'appello della Società italiana medicina delle migrazioni (Simm) di ritirare l'emendamento, presentato dalla Lega al Senato al Testo unico sull'immigrazione, che eliminerebbe la possibilità per lo straniero irregolare di accedere alle cure gratuitamente e senza incorrere nella segnalazione delle autorità. I pediatri dell'Acp appoggiano e condividono pienamente l'appello della Simm, in linea con il lavoro che l'associazione sta svolgendo insieme all'Unicef e a Save the children in risposta al Pacchetto sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri. «Il problema socio-sanitario degli immigrati e dei loro figli non deve essere assecondato nè rimosso - sottolinea il presidente dell'associazione Michele Gangemi, portavoce dei 2.500 pediatri dell'Acp - nè tanto meno acuito allontanando gli immigrati irregolari da ogni forma di tutela sanitaria e di relazione sociale». E gli operatori sanitari per primi hanno il dovere e il diritto di garantire concretamente la salute per tutti, precisa l'associazione, senza alcuna distinzione di etnia.
Roma, 31 ott. (Adnkronos/Adnkronos Salute).

Comunicato Associazione Culturale Pediatri

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Come ogni anno, la Caritas e Migrantes hanno presentato il Dossier statistico immigrazione, giunto alla XVIII edizione. In oltre 500 pagine sono riportati e brevemente commentati i dati salienti del fenomeno. Presentato contemporaneamente in circa 20 città italiane, in alcune è stato dato spazio all’appello della SIMM per il ritiro dell’emendamento all’articolo 35 del Testo Unico.

Nelle pagine dei GrIS locali è possibile scaricare alcuni dati regionali.

  • Scheda dossier Caritas Migrantes 2008
  • Punti salienti
  • Riepilogo dati comparativi 2005 - 2006 - 2007
  • Scheda in Inglese (link con Caritas italiana)
  • Scheda in Francese (link con Caritas Italiana)
  • Scheda in Tedesco (link con Caritas Italiana)
  • Scheda in Rumeno (link con Caritas Italiana)
  • Scheda in Portoghese (link con Caritas Italiana)
  • Scheda in Russo (link con Caritas Italiana)
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A Mestre, nei locali messi a disposizione dall’Ecoistituto del Veneto Alex Langer, alla presenza del presidente della SIMM, Salvatore Geraci, su iniziativa dei soci Alessandra Cecchetto, Licia Scantamburlo e Marco Baldini, è stato fondato il Gruppo Immigrazione e Salute del Veneto. Circa 25 operatori socio sanitari del settore pubblico, del privato sociale e dell’Università, provenienti da varie parti della regione, hanno deciso di impegnarsi in rete per una reale e diffusa promozione della salute del cittadino immigrato.
Il GrIS, sull’esempio delle varie esperienze italiane, vuole essere un gruppo di spontanea adesione, non istituzionale, a cui sono invitati a partecipare strutture di volontariato, di privato sociale, associazioni di immigrati e strutture pubbliche coinvolte nella erogazione di servizi sanitari, di sostegno e di orientamento sanitario nei confronti di cittadini immigrati indipendentemente del loro status giuridico; possono aderire Enti Pubblici ed Istituzioni che ne condividono le finalità.
Obiettivi condivisi sono:

  • essere un luogo d'informazione in particolare sugli aspetti normativi nazionali e locali, sulle iniziative intraprese e sugli ambiti assistenziali attivati;
  • essere un luogo di 'messa in rete' di competenze e risorse sia di tipo assistenziali sia formative;
  • essere propositivi in termini politico-organizzativi individuando aree critiche ed eventuali percorsi di tutela;

in questo senso avere un'azione di stimolo e di pressione nei confronti degli Enti Locali e delle Direzioni delle varie Strutture Pubbliche.Il GrIS è, di fatto, una Unità Operativa Territoriale della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM). Non legata a schieramenti politici o lobby di potere, essa, in piena libertà ed autonomia, è un valido stimolo, sollecitazione e supporto, con una costante azione di advocacy, alle politiche nazionali e locali perché possano essere attente e sensibili ad una società in continuo cambiamento.E’ il sesto GrIS in Italia dopo quelli del Lazio, Trentino, Sardegna, Sicilia e Lombardia ed a breve si aggiungeranno Bolzano, Piemonte e Friuli Venezia Giulia (vedi sito SIMM – GrIS).


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