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Con una lettera al Presidente ed ai Componenti della Commissione 1.a Affari Costituzionali e Commissione 2.a Giustizia  del Senato della Repubblica, il Consiglio Nazionale dell’Ordine Assistenti Sociali, ha sostenuto le ragioni espresse dalla SIMM che inducono a richiedere di “Ritirare l’emendamento che modifica l’art.35 del Decreto Legislativo 286/98 Testo Unico per l’immigrazione”.
La Presidente Franca Dente, scrive come tale emendamento mina radicalmente uno dei principi cardine della politica sanitaria nel nostro paese nei confronti dei cittadini stranieri, ed il diritto fondamentale e universale alla salute, così come sancito dall'articolo 32 della Costituzione apprezzata a livello europeo. L’abrogazione del comma 5 e la modifica del comma 4 e 6 comporterà un cambiamento di rotta che produrrà un incremento della clandestinità, l’impraticabilità di forme di tutela sanitaria e di aiuto sociale, l’aumento di focolai di malattie trasmissibili con ripercussioni sulla salute collettiva e, in particolare per gli assistenti sociali, la riduzione della possibilità di contatto e di interventi mirati all’inclusione sociale.

  • Lettera Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali

Lettera Consiglio Regionale Ordine Assistenti Sociali del Lazio

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16.4. Dispensing with the duty of certain authorities (for example school authorities, doctors and medical authorities) to inform on the illegal status of migrants so as to avoid the situation where irregular migrants do not claim their rights through fear of identification as irregular migrants and fear of expulsion.”

Assembly debate on 27 June 2006 (18th Sitting) (see Doc. 10924, report of the Committee on Migration, Refugees and Population, rapporteur: Mr van Thijn). Text adopted by the Assembly on 27 June 2006 (18th Sitting).

  • Risoluzione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa n.1509 del 2006
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«Un atto inutile, dannoso e pericoloso che non porta al superamento, bensì ad un acuirsi delle disuguaglianze e delle discriminazioni nel nostro Paese con gravi conseguenze socio-sanitarie». Così l'Associazione culturale pediatri (Acp) si unisce all'appello della Società italiana medicina delle migrazioni (Simm) di ritirare l'emendamento, presentato dalla Lega al Senato al Testo unico sull'immigrazione, che eliminerebbe la possibilità per lo straniero irregolare di accedere alle cure gratuitamente e senza incorrere nella segnalazione delle autorità. I pediatri dell'Acp appoggiano e condividono pienamente l'appello della Simm, in linea con il lavoro che l'associazione sta svolgendo insieme all'Unicef e a Save the children in risposta al Pacchetto sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri. «Il problema socio-sanitario degli immigrati e dei loro figli non deve essere assecondato nè rimosso - sottolinea il presidente dell'associazione Michele Gangemi, portavoce dei 2.500 pediatri dell'Acp - nè tanto meno acuito allontanando gli immigrati irregolari da ogni forma di tutela sanitaria e di relazione sociale». E gli operatori sanitari per primi hanno il dovere e il diritto di garantire concretamente la salute per tutti, precisa l'associazione, senza alcuna distinzione di etnia.
Roma, 31 ott. (Adnkronos/Adnkronos Salute).

Comunicato Associazione Culturale Pediatri

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