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Presentazione Position Paper
Ad Ottobre 2022, il Gruppo di Lavoro Minori Migranti (GdLM) su mandato della SIMM ha come Società Scientifica preso posizione riguardo alla Circoncisione Rituale Maschile (CRM), argomento che merita una riflessione articolata in termini religiosi/culturali, giuridici, etici, assistenziali e di sanità pubblica.

Perché occuparsi di Circoncisione Rituale Maschile?
La CRM ha assunto un particolare rilievo in Italia data la presenza significativa di famiglie di origine straniera che sottopongono i propri figli a tale procedura per motivi religiosi e/o culturali. Nel tempo l’esecuzione di questa pratica in condizioni sanitarie non idonee e da parte di persone non qualificate, ha comportato il verificarsi di gravi complicanze, tra cui il decesso di alcuni minori.

Come GdLMM siamo stati stimolati nel 2020 da Maurizio Marceca, allora Presidente SIMM a sviscerare l’argomento e a prendere una posizione come SIMM relativamente all’esecuzione della CRM nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), che salvaguardi la tutela della salute e il rispetto del supremo interesse del minore.

A tal fine è stata eseguita una completa e puntuale raccolta, valutazione e sintesi di normativa di riferimento regionale e nazionale, di indicazioni operative e progetti sperimentali prodotti da società scientifiche nonché di documenti di riferimento prodotti da Enti istituzionali nazionali ed europei.
La position paper è stata successivamente elaborata con il contributo di tutti i membri del gruppo di lavoro, e dopo un lungo processo di revisione è stata inviata e approvata dal CDP della SIMM.

In Italia, come è emerso da un’indagine conoscitiva coordinata dal GdS Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Migrante della Società Italiana di Pediatria, la possibilità di eseguire la CRM in ambiente sanitario protetto per il minore risulta ad oggi molto diversificata e solo nel corso degli ultimi anni c’è stata una presa di coscienza del problema da parte di alcune regioni.

Il GdLMM della SIMM ritiene che il SSN debba assicurare il rispetto della tutela della salute e del supremo interesse del minore, garantendo la CRM secondo un’ottica improntata al concetto di riduzione del danno. Auspica inoltre che la varietà di offerta assistenziale relativa alla CMR, esistente tra le Regioni,possa essere superata e armonizzata da direttive nazionali, mirate a creare una cornice chiara e lineare all’interno della quale possano essere definiti percorsi assistenziali omogenei che, pur mantenendo adeguati criteri di efficacia/efficienza, garantiscano la pratica della CRM in sicurezza e con oneri sostenibili da parte delle famiglie.

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#NONSIAMODACCORDO 

Le organizzazioni e le reti firmatarie di questo appello esprimono grande preoccupazione e contrarietà ai contenuti del Ddl 591/2023, meglio conosciuto come “Decreto Cutro”, ora in discussione al Senato.
Varato all’indomani del naufragio del 26 febbraio scorso come risposta del Governo alle stragi nel Mediterraneo, il decreto in realtà non affronta in alcun modo le vere cause che in questi anni hanno portato alla morte in mare di migliaia di persone. Al contrario, prevede condizioni peggiorative della condizione giuridica degli stranieri che arrivano in Italia, con il sicuro effetto di aumentare situazioni di irregolarità ed esclusione anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale.

In particolare, contestiamo i provvedimenti che mirano a smantellare la protezione speciale a tutela della vita privata e familiare dello straniero, che aveva in parte attutito i disastrosi effetti dell’abolizione della protezione umanitaria, a potenziare la rete dei Centri per il Rimpatrio, a ostacolare il diritto al ricorso dei richiedenti asilo che ottengono un diniego. 

Com’è possibile sostenere che queste misure preverranno il traffico di esseri umani? Si tratta invece, con tutta evidenza, di interventi che renderanno sempre più difficile il soggiorno regolare e una positiva integrazione in Italia e che contribuiranno alla criminalizzazione delle persone migranti, a detrimento non solo loro, ma dell’intera collettività.

Rifiutiamo la contrapposizione tra migranti regolari e irregolari che emerge dalla scelta di inserire in questo testo provvedimenti inerenti al Decreto Flussi, senza rafforzare il sistema di asilo: se da tempo chiediamo a gran voce l'allargamento dei canali legali di ingresso, sappiamo bene che non possono essere queste misure a rispondere al bisogno di protezione internazionale. E chi in questi venti anni ha provato ad assumere in regola dei lavoratori stranieri sa che le misure previste sono del tutto insufficienti, perché l’unica possibilità per favorire incontro tra domanda e offerta di lavoro regolare sta nel scardinare del tutto il meccanismo previsto dalla Bossi Fini.

E’ fondamentale invertire velocemente la rotta e promuovere politiche eque ed efficaci sull’immigrazione e sul diritto di asilo. Partendo dall’opposizione a queste norme, in un percorso che chiede ingressi legali, corridoi umanitari, garanzia dell’accesso alla procedura di asilo e all’accoglienza, abbandono delle politiche di esternalizzazione e dei loro scellerati risultati, come l’accordo con la Libia, salvaguardia delle vite in mare.

Chiediamo al Parlamento di bocciare questo provvedimento, e al Governo di modificare radicalmente gli interventi messi in atto e quelli recentemente annunciati, del tutto inadatti a gestire una crisi nel Mediterraneo destinata a peggiorare senza provvedimenti adeguati della comunità internazionale.
Per questo saremo in piazza il prossimo 18 aprile, in contemporanea all’arrivo al Senato del Decreto Cutro. Per esprimere il nostro dissenso, ribadire le nostre proposte e chiedere un immediato cambiamento di rotta nelle scelte che riguardano l’immigrazione e il diritto d’asilo.

A Buon Diritto, ACAT Italia, ACLI, ActionAid, ADL ZAVIDOVICI, Amnesty International Italia, Anpi Brindisi, ARCI, ASGI, Associazione genitori scuola Di Donato (Roma), AOI, Baobab Experience, Bee Free, Casa dei Diritti Sociali,Centro Astalli, Centro Sociale ex Canapificio, CGIL, CIES, CIR, Circolo Pink/Pink Refugees Verona, Commissione Migranti e GPIC Missionari Comboniani Italia ,Compagni di Strada, Comunità Africana di Brindisi e provincia, Comunità Papa Giovanni XXIII, CNCA, CoNNGI, Cooperativa Il Mosaico, Cooperativa Marypoppins, Cooperativa Momo, Coordinamento Diaspore in Puglia, Danish Refugees Council Italia, Digiuno di Giustizia in solidarietà con i Migranti, Emergency, Ero Straniero, Europasilo, Fondazione Migrantes, Forum per Cambiare l’Ordine delle cose, Gli Anelli Mancanti, Gruppo Lavoro Rifugiati, International Rescue Committee Italia, La Giraffa, Lega Coop Puglia, Legambiente, Libera, Malacoda, Medici del Mondo Italia, Medici Senza Frontiere, Mediterranea Saving Humans ,Mesagne Bene Comune, Movimento di Volontariato Italiano, Movimento Italiani Senza Cittadinanza, Movimento Migranti e Rifugiati Caserta, Oltre - Ponte tra i mondi, On The Road Cooperativa Sociale, Open Arms, Oxfam Italia, Periplo, Pianoterra, Progetto Accoglienza, Radici Future, ReCoSol, Refugees Welcome Italia, ResQ People Saving People, Rete Castel Volturno Solidale, Rete Yabasta!-Nova koinè-Smallax, Sea Watch, Senza Confine, Società Italiana Medicina delle Migrazioni, Tavolo Saltamuri, Voci della Terra, UIL, UNIRE, ZaLab

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