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Si evince da uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato sul numero di febbraio dello European Journal of Public Health, che negli individui stranieri si registra un ritardo nella diagnosi di SARS-CoV-2 rispetto ai cittadini italiani, con le conseguenti peggiori sequele che una diagnosi tardiva comporta in termini di morbilità, ricoveri e mortalità. 

Le cause di una diagnosi ritardata vanno verosimilmente ricercate nel difficile accesso ai servizi sanitari, che è uno dei determinanti  della salute, in particolare alla medicina territoriale e ancora più nello specifico alla medicina generale, elemento cardine della prevenzione e della diagnosi precoce. 

Ci ricorda anche il sito EPICENTRO quanto fondamentale sia garantire ai cittadini stranieri l'accesso precoce al percorso diagnostico-terapeutico e alla vaccinazione anti-COVID-19, per facilitare il controllo della trasmissione della SARS-CoV-2 e migliorare gli esiti di salute globale. 

Qui è disponibile l’articolo open access “Epidemiological characteristics of COVID-19 cases in non-Italian nationals notified to the Italian surveillance system” pubblicato sul numero di febbraio dello European Journal of Public Health

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Il governo italiano sostenga presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio la proposta di India e Sudafrica di esentare dal brevetto i prodotti utilizzati per combattere la pandemia da Covid-19 e in particolare i vaccini

Il Presidente Simm firma la lettera aperta al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai presidenti di Camera e Senato affinché sostengano a livello europeo la proposta che è sul tavolo dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) da diversi mesi e che chiede la sospensione temporanea del sistema dei brevetti per i prodotti Covid-19 almeno fino a quando non si sarà raggiunta l'immunità mondiale. La proposta, presentata dall'India e dal Sudafrica all'inizio di ottobre, permetterebbe a tutti i paesi del mondo di non considerare alcune delle disposizioni sulla proprietà intellettuale stabilite nell'accordo TRIPS, senza incorrere in sanzioni. Ad oggi oltre 100 paesi hanno accolto o sostenuto la proposta, mentre quasi 400 organizzazioni della società civile in tutto il mondo esortano i governi a sostenere con urgenza la proposta di sospensione temporanea dei brevetti.

Di fronte alla tragedia che ha colpito il mondo è imperativo che tutti gli strumenti di prevenzione, tracciamento e monitoraggio, contenimento e trattamento siano disponibili tempestivamente. È in gioco il diritto alla salute di miliardi di persone.
Chiediamo quindi al governo italiano di sostenere la proposta ed esortiamo la Commissione europea a non ostacolare la sospensione temporanea dei brevetti.

 

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Le Associazioni aderenti al Tavolo Immigrazione Salute (TIS) hanno scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza per proporre soluzioni contro gli ostacoli all’accesso ai vaccini da parte di tanti cittadini italiani e stranieri in condizioni di vulnerabilità, fragilità sociale ed irregolarità amministrativa.

Il TIS ha elencato tra questi le persone, italiane e straniere, senza dimora e coloro che sono accolte in strutture collettive emergenziali o iperaffollate, coloro che sono senza documenti o permesso di soggiorno, i cittadini comunitari in condizione di irregolarità amministrativa, i richiedenti asilo in fase di definizione delle pratiche e gli apolidi, nonché i soggetti socialmente fragili che vivono in insediamenti informali o comunque chi non ha il medico di base ed ha difficoltà di accesso al SSN. Tra questi vi sono anche le centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici straniere in fase di regolarizzazione ed in attesa del permesso di soggiorno, per i quali non sempre è stato dato accesso al Servizio Sanitario Nazionale, pur avendone diritto.

Nella lettera le associazioni presentano al Ministero una serie di raccomandazioni per includere nel piano vaccinale le categorie ad oggi a rischio di esclusione:

- inserire in modo chiaro specifiche modalità di inclusione nel Piano Vaccinale Nazionale a favore dei soggetti socialmente fragili (definendone priorità e procedure);

- prevedere una "flessibilità" amministrativa per agevolare la vaccinazione a chi si trova sul territorio nazionale pur non avendo documenti quali tessera sanitaria, documento di identità o codice fiscale;

- valorizzare il ruolo dell’associazionismo per raggiungere una popolazione spesso invisibile alle istituzioni o "confinata" in strutture collettive, e il coinvolgimento delle comunità di immigrati e di mediatori culturali.

La SIMM e le Associazioni chiedono al Ministro un confronto e il coinvolgimento attivo su questi rilevanti temi, evitando la "solitudine" organizzativa delle varie strutture d'accoglienza, che hanno dovuto spesso definire in proprio percorsi e procedure per un'accoglienza e gestione in sicurezza.

 

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