La legge italiana in tema di salute degli immigrati irregolarmente presenti è attualmente "una buona legge" pur con residue criticità.
L'applicazione di tale corpus iuris presenta due grandi problematiche che ne riducono la fruibilità:
- la regionalizzazione delle disposizioni sanitarie che favorisce inadempienze locali,
- l'elevato numero di immigrati "neocomunitari" (Romeni e Bulgari, circa il 25% del totale) per i quali la mancanza di un Sistema Sanitario Nazionale a copertura universale costituisce un presupposto foriero di discriminazioni rispetto alla reciprocità delle prestazioni sanitarie nel resto dell'U.E.
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