L’anno che si è appena concluso sarà ricordato in particolare per oltre il milione di persone in fuga “dentro” l’Europa: 1.007.716 quelle arrivate via mare secondo l’UNHCR, 17% donne e il 25% bambini, e di questi oltre 850.000 sbarcati in Grecia. Lo ricorderemo anche per i quasi 3.800 morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo (circa 5.300 morti lungo le “vie di fuga” in tutto il mondo!!!); in particolare, di coloro che sono morti nel mare Egeo (quasi 800), il 25% erano bambini e il 5% aveva meno di due anni!!!!. In Italia il 2015 è l’anno dei 153.842 arrivati (14% donne, 11% minori) in 934 sbarchi (le persone sbarcate nel 2015 sono il 9% in meno rispetto al 2014; in totale 323.942 persone negli ultimi due anni) e di 103.972 accolti (tra tante polemiche e difficoltà) nelle diverse strutture d’accoglienza italiane: nei centri governativi 7.394 (CARA, CDA e CPSA), 76.683 nelle strutture temporanee (attivate dalle Prefetture) e 19.715 nella rete SPRAR (dati Ministero Interni al 31.12.2015). Il 13% delle persone accolte è in Lombardia, il 12% in Sicilia, l’8% per ciascuna delle regioni Lazio, Piemonte, Veneto e Campania; il 7% in Toscana e il 6% in Emilia-Romagna e Puglia. I minori non accompagnati accolti sono circa 11.000 (circa l’86% ha più di 16 anni). Le domande di protezione internazionale esaminate nel 2015, al 22 dicembre, sono state 66.266 (83% sulle domande presentate) e ne sono state accolte il 42% (5% status rifugiato, 15% protezione sussidiaria, 22% motivi umanitari). Gli “sbarcati” sono meno del 2,8% degli stranieri presenti in Italia (dati inizio 2015) che sono, 5.015.000 secondo l’Istat (residenti), 5.420.000 secondo l’Idos (residenti e regolarmente presenti), 5.800.000 secondo la stima dell’Ismu (realmente presenti); complessivamente gli stranieri sono intorno all’8,2% (Istat) – 9,5% (Ismu) sul totale dei residenti in Italia.
I minori stranieri sono quasi 1 milione e 100.000; di questi sono stati 814.187 gli iscritti a scuola nell’anno scolastico 2014/2015, il 9,2% di tutti gli iscritti: un’incidenza decisamente superata nel Nord e nel Centro (rispettivamente, 13,6% e 11,1%) e più bassa nel Sud (3,0%) e nelle Isole (2,9%). Altri dati pubblicati durante il 2015 sono quelli sulle nascite e altri aspetti demografici e su indicatori economici (riferiti al 2013 e 2014). Su un totale di 502.596 bambini nati nel corso del 2014, quelli con genitori entrambi stranieri sono stati 75.067, il 14,9% del totale (tasso di fecondità delle donne italiane è stato 1,27 – tra i più bassi al mondo occidentale, contro il 2,2 delle immigrate). Secondo alcune stime le entrate fiscali e previdenziali ricollegabili ai lavoratori immigrati sono state nel 2013 pari a 16,6 miliardi di euro, mentre il totale delle uscite sostenute nei loro confronti è stato di 13,5 miliardi (saldo positivo di 3,1 miliardi di euro). Peraltro, nel 2013 il contributo al Pil nazionale assicurato dagli occupati stranieri è stato di 123.072 milioni di euro (l’8,8% del totale). In particolare, essi versano in media tra i 7-8 miliardi di contributi l’anno ma, non riuscendo tutti a maturare il diritto alla pensione, l’Inps ha stimato che abbiano lasciato nelle casse previdenziali oltre 3 miliardi di euro improduttivi di prestazioni. Attualmente, i cittadini non comunitari beneficiari di pensioni previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti sono 35.740 (lo 0,2% di tutti i beneficiari), mentre i titolari di pensioni assistenziali sono 51.361 (l’1,4% del totale). Va anche superato il pregiudizio che gli immigrati pesino eccessivamente sulla spesa sanitaria. In dieci anni (2003-2012) i ricoveri ospedalieri ordinari, pur aumentando gli immigrati del 161,5%, sono cresciuti solo del 52,6% e hanno determinato un aumento complessivo dei ricoveri del 2,5% (calcoli su dati Ministero della Salute). Infine nel 2014 sono stati 129.887 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana (+29,0% rispetto al 2013, un anno che già aveva registrato un fortissimo aumento rispetto all’anno precedente), mentre risultano in leggera diminuzione i matrimoni misti (18.273 nel 2013, il 9,4% delle 194.097 nozze celebrate in totale nell’anno), ai quali si aggiungono quelli tra partner entrambi stranieri (7.807, il 3,8% del totale).
Questi i “freddi numeri” seppur significativi; però a noi rimangono soprattutto le immagini, a volte drammatiche, che ci hanno accompagnato durante l’anno, gli incontri, le relazioni che ognuno ha intrecciato con persone provenienti da altri paesi, spesso nostri “pazienti”. Rimane il rimpianto di non aver osato di più in termini di richieste di politiche internazionali adeguate per la soluzione di conflitti, per l’attivazione di corridoi umanitari, per una accoglienza dignitosa, per una comunicazione non in termini problematici ma nell’ottica di una unica umanità, più o meno, in sofferenza. Per chi si occupa di salute, per la SIMM, si rinnova l’impegno concreto, e sarà il tema di fondo per il nostro XIV Congresso Nazionale di Torino (11-14 maggio 2016), per difendere, mantenere e costruire un sistema sanitario che non escluda nessuno, che sappia accogliere e se necessario curare anche le persone più fragili.
(Salvatore Geraci da varie fonti – vedi sotto)
Fonte dei dati
Unhcr
Geografia degli sbarchi nel Mediterraneo
Iom
I migranti morti o scomparsi nell'attraversamento del Mediterraneo
Ministero Interno
Slides conferenza fine anno (dicembre 2015)
Ministero Lavoro
Minori stranieri non accompagnati
Ministero Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2014/2015
Istat
Infografica Annuario Statistico Italiano 2015 - Immigrazione
Rapporto cittadini non comunitari - ottobre 2015
Rapporto natalità e fertilità - novembre 2015
Idos
Dossier Immigrazione 2015 (scheda)
Ismu
Comunicato stampa presentazione Rapporto Immigrazione 2015
Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes, Sprar
Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015
Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2014
Inps
Fondazione Moressa
Atti Convegno Presentazione rapporto su economia e migrazione
Carta di Roma
Migranti, minoranze e razzismo. L’atteggiamento dei telegiornali italiani nella stagione 2014/2015
Notizie di confine. Terzo Rapporto Carta di Roma 2015
SIMM
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