Un comunicato della Caritas Italiana.

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«Forte preoccupazione» è stata espressa oggi dal Coordinamento nazionale immigrazione della Caritas di fronte all'ipotesi di modifica di parte del testo unico sull'immigrazione in tema di sanità. Se approvata, con la modifica all'articolo 35 delle disposizioni di legge sull'immigrazione - modifica proposta dalla Lega Nord -, verrebbe meno l'attuale divieto di segnalare all'autorità giudiziaria l'irregolarità di stranieri negli ospedali e negli ambulatori. Oggi, infatti, a medici e personale sanitario è fatto divieto di denunciare i casi di immigrati non in regola con le norme di soggiorno che richiedano prestazioni sanitarie. «Il rischio è che si alimenterebbe in tal modo il proliferare di un'approssimativa sanità parallela e clandestina, con gravi rischi per la salute delle persone costrette a farvi ricorso» si legge in un comunicato della Caritas diramato alla chiusura, oggi a Roma, del primo incontro del Coordinamento che rappresenta le 220 Caritas diocesane operanti in tutt'Italia e che, nella capitale, si è confrontata sui temi della sicurezza e dei diritti umani. (ANSAmed).

  • Comunicato Coordinamento Nazionale Immigrazione Caritas

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