Care colleghe e cari colleghi del GrIS Lazio,
vi scrivo con grande tristezza per darvi una notizia che mi riempie di dolore: è morta, nella sua casa a Roma, l’amica e collega Maria Edoarda Trillò. Sono certo di condividere con molti di voi il senso di vuoto, lo spaesamento, l’incredulità e forse la rabbia per questa prematura morte di Maria Edoarda. Ci siamo incontrati quasi 30 anni fa grazie al comune impegno per la salute degli immigrati e poi dei rom e da allora le nostre strade si sono incrociate sempre più spesso condividendo impegno professionale, una visione comune della politica sanitaria e più in genere del significato di Bene Comune ma anche una sincera e profonda amicizia. Maria Edoarda è stata per molti di noi l’esempio della coerenza istituzionale nel lavoro per una salute senza esclusioni, antesignana di una offerta attiva di cure e di prevenzione non teorica ma cercata e vissuta in prima persona, dell’impegno generoso e fiducioso, del credere nel lavoro di rete spesso sperimentando percorsi inaspettati (vedi l’intuizione comune ad un pugno di amici/colleghi di mettersi a lavorare insieme, con le proprie diversità e contraddizioni, in quello che sarebbe diventato il GrIS Lazio) ... Ci ha testimoniato entusiasmo e altruismo ma anche indignazione e decisione, ha coniugato inventiva e concretezza ...
Ti abbracciamo Maria Edoarda con la fierezza di averti scelta, poco meno di un mese fa, come portavoce del nostro GrIS. E continuerai ad esserlo con il ricordo della leggerezza del tuo sorriso e la forza delle tue convinzioni.
Salvatore Geraci
(23 novembre 2016)