Le questioni legate all'immigrazione, che si ripresentano nella regione Friuli Venezia Giulia, sono determinate sia dal ripetersi di nuove situazioni di apparente emergenza (come a Udine per il caso dei migranti richiedenti protezione internazionale) sia dal perdurare di gravi criticità in aree ormai note come a Gradisca d'Isonzo per il Centro di Identificazione ed Espulsione e come a Pordenone per l'ambulatorio per immigrati non iscritti al SSR. In ognuna di queste circostanze si possono evidenziare fattori di rischio per la salute e la sicurezza sociale delle fasce più vulnerabili e marginali delle popolazioni migranti e della comunità regionale. Nell'affrontare un percorso che possa avviare a soluzione concreta alcuni dei problemi drammaticamente riemersi in queste ultime settimane, secondo il Gruppo Immigrazione Salute del Friuli Venezia Giulia della S.I.M.M., si dovrà tener conto di una complessità articolata su diversi piani:
- Garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria a tutti
- Percorsi di prima accoglienza pe i richiedenti asilo
- Garantire dignità personale, diritti umani e salute nel C.I.E.
Ecco il senso dei documenti elaborati da parte del GrIS locale.