Da qualche anno la SIMM ha individuato nelle unità territoriali, i GrIS (Gruppi Immigrazione e Salute), il livello organizzativo più consono per garantire partecipazione, vicinanza alle problematiche più o meno emergenti, capacità di analisi scientifica e organizzativa, interlocuzione politica per una reale accessibilità e fruibilità dei servizi socio-sanitari ai cittadini immigrati presenti nei territori. Dopo il GrIS Lazio sono sorti quelli del Trentino, Sicilia, Lombardia, Sardegna, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Alto Adige, Campania, Friuli Venezia Giulia, Toscana e per ultimi quelli della Liguria, Puglia e Calabria (sono in fase di attivazione Abruzzo e Marche).
Alcuni sono ben attivi, altri faticano, altri ancora hanno avuto storie incerte ma sono comunque riferimenti locali importanti. Per fare il punto della situazione, per definire percorsi organizzativi comuni, per individuare una strategia adeguata in questa fase di incerta applicazione delle norme nazionali per la tutela della salute degli immigrati (vedi Accordo Stato-Regioni del 20 dicembre 2012), delegati di ogni GrIS si sono incontrati a Milano per due giorni di lavoro (15 e 16 novembre) anche come occasione di conoscenza reciproca.