SIMM

Categoria: SIMM

 

La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), è stata istituita all'inizio del 1990 sotto la spinta di gruppi ed organizzazioni che in varie parti d'Italia si occupavano di garantire il diritto all'assistenza sanitaria ad immigrati comunque presenti sul territorio nazionale. Allora il diritto alla salute era di fatto negato o nascosto per la maggioranza degli stranieri presenti.

Oggi la SIMM può essere considerata un policy network nazionale di scambio di esperienze, dati, evidenze scientifiche e considerazioni di politica sanitaria anche locale. Per questo è stata favorita la nascita di gruppi territoriali, in massima autonomia, ma nella condivisione degli obiettivi statutari della Società:

  • promuovere, collegare e coordinare le attività sanitarie in favore degli immigrati in Italia;
  • favorire attività volte ad incrementare studi e ricerche nel campo della medicina delle migrazioni;
  • costituire un forum per lo scambio, a livello nazionale ed internazionale, di informazioni e di metodologie di approccio al paziente immigrato;
  • patrocinare attività formative nel campo della tutela della salute degli immigrati.

A ciò si è aggiunto l'impegno prima per l'emersione al diritto all'assistenza sanitaria e quindi per una reale accessibilità e fruibilità delle prestazioni, per percorsi assistenziali equi, più efficaci e sensibili culturalmente e più in generale per una reale e consapevole promozione della salute senza esclusioni.

 

Le Caratteristiche della SIMM

Definite nelle relazioni e nella prassi dai vari Consigli di Presidenza e dalle Assemblee dei Soci

La Pluridisciplinarietà

Nel corso degli anni, alla SIMM hanno aderito medici, psicologi, antropologi, sociologi, infermieri, mediatori culturali, assistenti sociali e altri operatori socio-sanitari, italiani e stranieri. Questa scelta di pluridisciplinarietà di competenze e profili professionali, ha permesso alla Società di avviare una riflessione a tutto campo sui temi socio-sanitari riferitisi alla popolazione straniera e di pianificare proposte ed interventi spesso innovativi.

L'Essenzialità, la Libertà e le Collaborazioni

La SIMM nasce soprattutto dalla spinta delle esperienze del volontariato sanitario confessionale e laico, e ne eredita le caratteristiche di gratuità, essenzialità e trasparenza. La scelta di non entrare in una logica di servizi e di convenzioni ma quella di valorizzazione delle competenze, anche progettuali, dei singoli gruppi, ne fanno una aggregazione strutturata ma libera e non condizionata da interessi di potere e di affermazione. Ciò ha permesso di collaborare a livello locale e nazionale con vari Enti Istituzionali e non (Ministero della salute, CNEL, Assessorati regionali e comunali, Consulte, Forum, Società scientifiche e Gruppi di lavoro specifici...) nell'unico interesse di promuovere politiche ed azioni per la tutela della salute dei cittadini immigrati in una logica di salute globale e senza esclusioni.

La Rete e i GrIS

Altra scelta strategica della SIMM è quella di favorire la conoscenza e la collaborazione tra quanti si impegnano a vario titolo per assicurare diritto, accesso e fruibilità all'assistenza sanitaria degli immigrati partendo da ciò che unisce e valorizzando l'esperienza di ciascuno. Ciò si traduce spesso in un lavoro in Rete che ha affinato una metodologia applicativa nei Gruppi locali Immigrazione Salute (GrlS), vere e proprie Unità Territoriali della SIMM. Presenti in varie realtà italiane (Lazio, Trentino, Sardegna, Sicilia e Lombardia, ...) si ritrovano su obiettivi condivisi che possiamo così riassumere:

  1. di fare informazione e attivare discussioni sugli aspetti normativi specifici nazionali e locali, sulle iniziative intraprese nei servizi pubblici e nei servizi del volontariato e del privato sociale;
  2. di 'mettere in rete' gruppi, servizi, persone, competenze e risorse sia assistenziali sia formative;
  3. di elaborare proposte in termini politico-organizzativi;
  4. di fare azione di advocacy sulle istituzioni.

Le Consensus e le Raccomandazioni

Periodicamente i Soci della SIMM si incontrano nel Congresso nazionale per definire le linee strategiche della Società e le proposte/azioni da portare avanti a livello internazionale, nazionale e locale. Ciò si traduce in raccomandazioni che diventano riferimento per l'impegno di ciascun gruppo e/o socio.

Per aderire alla SIMM

Possono aderire alla SIMM, singole persone, di qualsiasi ambito professionale, nazionalità, idea politica che ne condividano obiettivi e strategie e comunque che siano interessati alla promozione della salute del cittadino immigrato. Si deve inviare una richiesta alla Segreteria, indicare due Soci di riferimento, allegare il proprio curriculum e pagare annualmente una quota stabilita dal Consiglio di Presidenza. La SIMM mette a disposizione dei Soci informazioni e documenti attraverso un proprio sito internet e una newsletter.

 

A partire dal 2013 la SIMM è stato provider ECM per la formazione continua in sanità ed è progressivamente passata da una logica di ‘servizio formazione’ a una logica di ‘sistema della formazione’, che si avvale della rete di referenti nei GrIS, che agiscono da sensori dei bisogni formativi degli operatori e da catalizzatori del lavoro interdisciplinare. Nel quadriennio 2013 – 2016, sono stati formulati 4 Piani formativi su base nazionale, per un totale di 62 eventi formativi. Maggiori dettagli sulle attività di formazione sono disponibili nella sezione specifica del sito. Nel 2023 si è chiusa l'esperienza di provider.

Regolamento SIMM aggiornato al 2019

SIMM, la sua storia 1990-2022

Allegati:
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Categorie: SIMM Formazione

 

L’immigrazione straniera in Italia è un fenomeno relativamente recente, infatti solo dagli anni 70 del secolo scorso l’Italia diventa paese di immigrazione con andamento dei flussi in continua crescita. L’arrivo di profughi e rifugiati, aggiuntisi dagli anni 90, ha ulteriormente incrementato la popolazione di stranieri e tali numeri hanno conosciuto un’inversione di tendenza solo negli ultimi due – tre anni dopo l’entrata in vigore del Decreto Minniti e delle successive norme restrittive. Per motivi quantitativi e per la complessità rappresentata fra gli stranieri si è potuto constatare che in Italia, come altrove, è estremamente necessario disporre di figure professionali e operatori volontari preparati, motivati e interessati a sviluppare capacità e competenze nell’ambito dell’accoglienza e dell’accompagnamento dei migranti, ancor più se profughi o richiedenti asilo. Si pensi più specificatamente a figure professionali come Mediatori linguistico-culturali, Medici, Psicologi, Educatori, Assistenti Sociali, Infermieri, Assistenti Sanitari, Operatori dell’Ambito Giuridico che si trovano a dover affrontare persone portatrici di vissuti e percorsi di migrazione lunghi e traumatizzanti. Donne e uomini che fuggono da guerre, carestie, calamità ambientali, epidemie, violenze di genere, persecuzioni politiche e molto altro ancora. Pertanto, le competenze e le abilità professionali richieste dal ruolo, hanno bisogno di costante miglioramento e continuo aggiornamento. Ultimo aspetto rilevante, ma non per importanza, è il loro benessere che, come si può facilmente immaginare, nel continuo contatto con vissuti così tragici può sfumare verso il senso di inadeguatezza fino a portarli, nelle situazioni più gravi, a sviluppare la sindrome da burnout.

L’evento di Senigallia è voluto per valorizzare e condividere le competenze e le esperienze degli attori istituzionali e volontari, di cui la SIMM e le sue emanazioni locali, i GrIS, sono un “contenitore” privilegiato. Si vuole discutere intorno alla difficoltà di porre corrette diagnosi di patologia psichica e organica nella popolazione di cui sopra sono state descritte le caratteristiche, alla possibilità di costruire una corretta presa in carico delle vittime di tratta o di tortura, con un sguardo allargato alla tutela di chi è coinvolto in tali percorsi. Il fine ultimo, sotteso a tutto ciò, è chiaramente quello di promuovere “una sola salute” per tutti senza esclusioni e discriminazioni.

Il corso è accreditato ECM (Educazione Continua in Medicina) per i seguenti profili sanitari : Medico chirurgo (tutte le specializzazioni), Psicologo (Psicologia e Psicoterapia), Assistente Sanitario, Educatore Professionale, Infermiere Pediatrico, Tecnico della riabilitazione psichiatrica, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, Infermiere, Ostetrica.

E’ stata fatta richiesta di accreditamento per gli Avvocati e per gli Assistenti Sociali.

 

 

Allegati:
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