Maurizio Ambrosini, professore ordinario di Sociologia dell’ambiente e del territorio presso l’Università di Milano, dove insegna Sociologia delle Migrazioni, è anche membro del comitato scientifico della SIMM ed è tra le voci più lucide su alcuni dei temi che sono la ragione di essere della nostra società scientifica.
Più volte abbiamo rilanciato sul nostro sito e sulle reti sociali i suoi accurati, informati e illuminanti editoriali che escono su Avvenire.
Con molto piacere presentiamo ora il suo ultimo libro, Stato d’Assedio, che descrive nei dettagli e con completezza la situazione dell’accoglienza di chi cerca protezione nel nostro paese.
La sua è una presentazione a un tempo accurata sul piano legale e amministrativo e dettagliatamente calata nella pratica quotidiana: descrive con cura le diverse tipologie di persone accolte e le norme che ne governano i destini, secondo la legislazione italiana e internazionale, e illustra con altrettanta cura chi realmente accoglie sui territori queste persone nel nostro paese.
Il titolo, Stato d’Assedio, è amaramente ironico: nelle pagine viene spiegato, con l’abituale precisione scientifica dell’autore, come il presunto stato d’assedio sia un artefatto, un’invenzione strumentale della politica che ha creato un allarme giustificato solo dall’uso strumentale che essa stessa ne fa.
Il libro allinea senza clemenza tutte le manchevolezze delle scelte politiche e amministrative italiane ed europee, tracciandone l’evoluzione storica.
Mentre la descrizione dell’azione politica nei confronti dei richiedenti asilo è francamente scoraggiante, Maurizio Ambrosini non perde però l’occasione di sottolineare anche che “gli attori sociali locali si fanno carico dei loro bisogni come possono, ossia in relazione alle loro forze, risorse e competenze. Gli attori della società civile sono in prima linea nel rispondere a queste esigenze.”
Insomma, c’è speranza: l’umanità è dalla nostra parte.
E anche per questo il testo si conclude con una serie di possibili indicazioni operative per il futuro. Non solo per offrire l’accoglienza di cui queste persone necessitano e che meritano, ma anche per far sì che i paesi di approdo ne godano appieno l’apporto sociale ed economico. Fattore che, in un paese in crisi demografica e affamato di manodopera come il nostro, è una priorità.
È un libro che mi permetto di consigliare caldamente anche a chi, come i nostri soci, ha una conoscenza accurata di queste dinamiche, perché la visione complessiva che Maurizio Ambrosini ne dà ci consente di ben collocare la nostra percezione soggettiva all’interno di un fenomeno planetario ampio e che determinerà in gran parte il nostro futuro.
Marco Mazzetti
“Stato d’assedio – Come la paura dei rifugiati ci sta rendendo peggiori”, Egea, 2023, 160 pagine, € 16,50. Alleghiamo la presentazione della casa editrice