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Dal 28 Marzo al 2 Aprile 2022, nella splendida cornice di Erice, in provincia di Trapani, si terrà il LVIII corso su "La salute dei migranti: una sfida di equità per il sistema sanitario pubblico", analizzando gli aspetti epidemiologici, clinico-relazionali, normativi, organizzativi, formativi e di comunicazione pubblica a livello internazionale, nazionale e locale.
Il corso si rivolge ad operatori ed operatrici della salute (del settore sociosanitario) dell’ambito pubblico e del privato sociale, ricercatori e ricercatrici di Università e di Enti di Ricerca, docenti e medici in formazione specialistica.

In relazione alle perduranti restrizioni per la pandemia da COVID-19, il limite delle presenze in aula è di 90 persone (docenti inclusi). Pertanto, verranno accettate 80 iscrizioni in presenza, mentre la partecipazione a distanza non ha restrizioni.
Per richiedere informazioni, e per inviare l'allegata scheda di iscrizione al Corso, da restituire compilata con allegato un CV su modello europeo, rivolgersi alla Direzione della Scuola e del Corso:
           - Professore Gaetano Maria Fara (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
           - Professore Maurizio Marceca (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Il costo COMPRENSIVO DI CORSO, VITTO E ALLOGGIO per soci SIMM, che si iscrivano in 3, è scontato da € 750 a € 650. Possibile per ottenere lo sconto mettersi d'accordo in tre e presentare insieme la domanda d'iscrizione, o in alternativa mettersi in contatto con la SIMM, all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Prorogato il termine per le iscrizioni al 15 marzo 2022. 

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La SIMM, insieme alle altre organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione, ha sottoscritto la lettera proposta dall'ASGI (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, MAECI e Ministero dell'interno, che riporta le numerose richieste di aiuto che giungono alle associazioni aderenti al Tavolo:

  • da parte di cittadini/e afghani/e, presenti regolarmente in Italia, i quali vorrebbero fare arrivare in Italia familiari, senza riuscire a completare o a avviare le procedure;
  • da parte di cittadini italiani che vorrebbero fare arrivare in Italia familiari afghani, senza riuscire a completare o avviare le procedure;
  • da parte di persone afghane attualmente in Afghanistan le quali, in ragione di una specifica condizione di pericolo, vogliono chiedere protezione all’Italia e qui giungere in sicurezza, ma non riescono a individuare la procedura utile.

Pertanto, le organizzazioni formulano richieste sulle modalità di richiesta e rilascio dei visti per unità familiare, e dei visti umanitari o su invito di altro tipo (studio, affari, motivi religiosi, ecc.), chiedendo che vengano espresse in precisi protocolli, consentendone così il loro utilizzo da parte di chiunque ne abbia diritto. 

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