News 2020

Categorie: Congresso Nazionale 2020 News 2020

 

Care socie e cari soci,

come ricorderete, vi avevamo anticipato sul sito la convocazione della nostra Assemblea nel giorno di giovedì 17 dicembre p.v. per il rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2020-2024.

Nel frattempo - ai sensi dei nostri Statuto e Regolamento - sono state presentate le candidature per i ruoli di Presidente, componente il Consiglio di Presidenza e Revisore dei Conti, di cui potrete trovare nominativi e CV sul nostro sito all’indirizzo www.simmweb.it a partire dal 30 novembre.

Nel confermarvi questo importante appuntamento del 17 dicembre, che avrà luogo in collegamento da remoto, a partire dalle ore 16.00, vi comunichiamo che abbiamo deciso di approfittare dell’occasione per collegare a questo incontro un webinar che, in qualche modo, ci permettesse di ‘fare memoria’ dei 30 anni di attività della nostra Società scientifica.

Tra qualche giorno potrete trovare sul sito www.simmweb.it il programma del webinar, che sarà ovviamente gratuito e che terminerà intorno alle ore 19.45 con la proclamazione delle nuove cariche sociali.

Per quanto riguarda il Congresso inizialmente previsto a maggio e successivamente spostato a dicembre, abbiamo dovuto prendere atto con dispiacere dell’impossibilità oggettiva di svolgerlo in presenza. Dopo lunghe e articolate valutazioni e confronti, abbiamo deciso di non sostituirlo con un Congresso da remoto, in quanto non è stato possibile ricalibrare le risorse e le energie - già in affanno per le questioni relative alla pandemia di Covid-19 - sulla costruzione di un ‘nuovo tipo’ di Congresso. Affidiamo quindi al prossimo Consiglio di Presidenza le valutazioni circa le future iniziative congressuali.

Con riferimento a quanti avevano già versato la quota di iscrizione relativa al Congresso, è possibile richiederne l'integrale restituzione inviando una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 15 dicembre. In piena libertà, se qualcun* di voi, come alcuni di noi hanno già deciso di fare, ritenesse possibile ed opportuno lasciare la quota versata a sostegno delle future iniziative SIMM, gliene siamo molto grati.

Benché il Congresso sia stato annullato, avendo già raccolto molti ed interessanti abstract e relazioni, abbiamo deciso di pubblicare comunque un Volume dei contributi, che dimostra come le notevoli limitazioni di quest’ultimo anno non abbiano interrotto le diverse attività e più in generale la vitalità della nostra Società scientifica [il volume sarà a disposizione dei soci e di coloro che si erano iscritti al Congresso al prezzo di 20€ -sino al 15 dicembre -  con invio a casa : per l’acquisto scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamare 051-267869. Successivamente il volume si potrà acquistare al prezzo di copertina di 30€. Coloro che esprimeranno la volontà di non ricevere il rimborso della quota di iscrizione versata, riceveranno due volumi a casa senza costi].

Sperando di potervi incontrare tutt* il 17 dicembre, vi inviamo un affettuoso saluto.

Il Consiglio di Presidenza della SIMM

Categorie: SIMM News 2020

Il Gruppo CRC compie vent’anni e in occasione del 20 novembre pubblica l’11° Rapporto di monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che allarga lo sguardo sull’impatto della pandemia di COVID-19 sui quasi 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia.  La crisi infatti ha aggravato le criticità precedentemente evidenziate quali l’assenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella cultura politico-amministrativa e nell’agenda politica, nonchè la mancanza di un coordinamento efficace in tale ambito.

In chiusura il Rapporto presenta alle istituzioni competenti alcune raccomandazioni finalizzate a superare le criticità e facilitare il cambiamento.

La SIMM anche quest’anno ha collaborato alla stesura del Rapporto CRC ponendo in rilievo quanto è stato fatto e quanto rimane da fare per la tutela del diritto alla salute dei minori stranieri in Italia, fornendo raccomandazioni specifiche per questa fascia di popolazione minorile nel nostro Paese in un’ottica di inclusione ed equità, anche nell’ambito della prevenzione e cura dell’infezione da SARS-CoV-2.

Categoria: News 2020

 

Al culmine di una frizzante e inebriata estate 2019, l’allora ministro dell’interno avviò un originale processo di autodistruzione. A quel punto qualcuno propose al PD di allearsi con i 5S per un nuovo governo, ma Zingaretti disse che non se ne parlava, bisognava andare a elezioni. Poi cambiò idea e cominciò a trattare. I grillini dissero che il primo ministro doveva essere Conte. Il PD disse che non se ne parlava. Poi cambiò idea e accettò. Però, disse, “ci vuole discontinuità”, per segnare la differenza rispetto al governo precedente. E uno dei temi essenziali su cui si doveva vedere la differenza era la politica migratoria. L’anno prima, infatti, era stato emesso un “decreto sicurezza” (noto anche con l’eponimo delministro autodistrutto), trasformato poi in legge nel dicembre 2018, che oltre a presentare diversi profili di incostituzionalità, peggiorava grandemente le condizioni degli immigrati, in particolare dei richiedenti asilo, e che aveva preoccupato la SIMM per le ricadute nocive sulla salute di questi.

Molti di noi tirarono un sospiro di sollievo nel sentire quelle dichiarazioni: i partiti sedicenti progressisti che si avviavano a sostenere il nuovo governo avevano messo ben in chiaro che presto le cose sarebbero cambiate. Alcuni tra i più ottimisti di noi arrivarono a pensare che il convegno regionale che stavamo organizzando per novembre, sugli effetti dannosi per la salute del decreto sicurezza, ormai avesse poco senso.

Oggi è passato un anno. Qualcuno ha cambiato di nuovo idea, e la discontinuità sui richiedenti asilo è diventata continuità. Le norme del decreto sicurezza sono state conservate dal nuovo governo, e sono successe anche altre cose. Ad esempio è stata varata una sanatoria per gli immigrati irregolari con lo scopo di offrire braccia all’agricoltura, ampliata poi al lavoro domestico, con complessità burocratiche e costi molto elevati. Il risultato era prevedibile e previsto: pochissime regolarizzazioni in agricoltura, abituali illegalità e sfruttamento (datori di lavoro fasulli, estorsioni a danno degli immigrati eccetera), impossibilità a regolarizzarsi negli altri settori produttivi (ad eccezione del lavoro domestico), numero dei regolarizzati assai più basso delle previsioni.
È accaduto anche che a luglio i partiti di governo abbiano approvato i finanziamenti per la guardia costiera libica, responsabile di violenze e omicidi sui profughi, contro buona parte dell’opinione pubblica dei loro elettori.
Inoltre non si è più parlato di ius soli o di ius culturae.
E vale la pena di ricordare che l’immigrazione in Italia è ancora regolata dalla legge Bossi-Fini, che nessuno tra i partiti di governo ha messo in discussione.

Sui temi della migrazione, la presunta discontinuità rispetto al precedente governo, dichiarata un anno fa, è divenuta continuità, come abbiamo detto.
Pensando alle dichiarazioni dei partiti sedicenti progressisti che hanno accompagnato la nascita del governo, vengono in mente le parole di Gesù nel tempio, riferite ai Farisei: “Dicono ma non fanno” quello che dicono, e il vangelo di Matteo continua: “Legano infatti pesi opprimenti, difficili a portarsi, e li impongono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono muovere neppure con un dito”.

Quelli che tra noi hanno votato i partiti che sostengono il governo lo hanno fatto perché volevamo lasciarci alle spalle politiche xenofobe, aprirci all’accoglienza e proteggere la salute dei migranti. Soprattutto in epoca di epidemia tornare all’accoglienza diffusa degli SPRAR per i richiedenti asilo appare fondamentale, dato che i centri in cui si concentrano grandi numeri di persone sono naturali focolai di contagio. Ma di questo non si parla; la continuità con il governo precedente è più importante.

Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni: per questo al governo che compie un anno non auguriamo “cento di questi giorni”. Invece ci auguriamo che al populismo e alla demagogia siano sostituite al più presto politiche che onorino il diritto internazionale all’asilo, il dettato della nostra Carta Costituzionale e, non ultime, le ragioni dell’umanità e della promozione della salute.

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