Roma 27 novembre e 4 e 11 dicembre
Il progetto dal titolo “Implementation in a Public Mental Health Service of the Italian Guidelines for refugees and asylum seekers victims of torture and other forms of intentional violence” ha come scopo generale quello di offrire un modello concreto di attuazione efficace e sostenibile all'interno del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) delle linee guida italiane per rifugiati e richiedenti asilo vittime di tortura e altre forme di violenza intenzionale. Il progetto, portato avanti dall'associazione Crossing Dialogues, ha previsto diverse azioni quali la mappatura dei centri di accoglienza per richiedenti asilo nella città di Roma e la valutazione i loro bisogni in termini di salute mentale.
Il Progetto si propone, tra gli obiettivi specifici, di ridurre le barriere di accesso e facilitare la comunicazione e il trasferimento dei pazienti dai centri di accoglienza al servizi di salute mentale (CSM) pubblici del territorio, e di formare il personale dei CSM per un’adeguata presa incarico delle persone con disagio mentale legato a processi culturali e/o post-traumatici.
Gli interventi specifici di tutela della salute delle vittime di tortura o di altre gravi forme di violenze hanno come ambito di azione primario, ma non esclusivo, il sistema sanitario pubblico. Di fatto, il SSN rappresenta il raccordo organizzativo di tutti gli interventi di presa in carico e riabilitazione. Affinché gli interventi siano efficaci è necessario che tutti gli operatori dei servizi siano adeguatamente formati, in particolare su temi quali la psicopatologia post-traumatica transculturale, le conseguenze post-traumatiche che investono più propriamente la sfera delle funzioni cognitive, affinché acquisiscano le conoscenze indispensabili per valutare le situazioni di vulnerabilità e predisporre proposte di percorsi specifici di presa in carico socio-sanitaria e assistenziale.
Il corso, organizzato in collaborazione con la SIMM, si propone di far conoscere ai partecipanti le modalità e le strategie più idonee da adottare nella relazione terapeutica con i pazienti stranieri che manifestano sofferenza post-traumatica, fornendo inoltre aggiornamenti specifici per il trattamento delle vittime di violenza intenzionale. Il corso si propone di individuare requisiti e processi finalizzati a un'integrazione sociosanitaria efficiente ed efficace della popolazione straniera, in un’ottica d'incontro tra diverse realtà ed esperienze, con il fine di condividere sollecitazioni e approfondimenti volti a riorientare il sistema sanitario verso l’attenzione ai bisogni sanitari e l’equità dell’offerta, per assicurare un’assistenza sociosanitaria in linea con le necessità e nel rispetto dei principi costituzionali, prevedendo tra le varie azioni la formazione degli operatori, il lavoro multidisciplinare, il lavoro di rete, il modellamento dei servizi in chiave transculturale e interculturale.
Destinatari: 35 partecipanti.
Attualmente le iscrizoni sono chiuse, poichè abbiamo raggiunto il numero massimo dei partecipanti. Per informazioni su eventuali disponibilità in seguito a rinunce, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il corso prevede il riconoscimento di 20 crediti formativi ECM per le professioni sanitarie: Medico chirurgo (tutte le specializzazioni),Psicologo, Infermiere, Educatore professionale, Tecnico della riabilitazione psiichiatrica.