Formazione

Negli anni 2011-2012, in occasione del rinnovo dello Statuto e del relativo Regolamento di attuazione - che, all’art.9, disciplina le attività di ‘Promozione o gestione di eventi formativi’ - la SIMM ha riconosciuto nella ‘formazione’ una dimensione strategica su cui investire, nella stessa ottica di promozione della salute degli stranieri su cui era già tradizionalmente impegnata. La qualità degli operatori della salute - intesa sia come preparazione professionale e competenza operativa che come approccio ed attitudine alla relazione - è infatti uno strumento essenziale per una adeguata risposta ai bisogni delle persone immigrate (cfr. Indicazioni metodologiche relative alla formazione degli operatori sociosanitari nel campo della salute e dell’assistenza alle persone immigrate).


In tale direzione (e per avere maggiore visibilità come Società scientifica impegnata nella formazione), la SIMM si è quindi impegnata a formalizzare il proprio ruolo di Ente formatore autonomo ottenendo, nel dicembre 2012, il riconoscimento provvisorio come Provider nazionale ECM; nell’agosto del 2015, sono state ultimate le pratiche per la richiesta del riconoscimento ‘standard’, che si è formalizzato nel 2017.
In questi anni, sotto il coordinamento del ‘CTF’ (Comitato Tecnico per la Formazione) e con il supporto della sua segreteria, la SIMM – sulla base delle proposte pervenute dai soci - ha presentato annualmente i propri ‘Piani formativi’ e rendicontato, ad ogni fine anno, gli esiti degli stessi. Tale percorso ha visto una progressiva articolazione tematica e diffusione geografica delle iniziative di formazione e aggiornamento (inizialmente concentrate in alcune regioni), nonché un progressivo coinvolgimento dei GrIS. Si auspica quindi di consolidare l’impegno formativo della SIMM e promuovere sempre più il confronto delle esperienze, la conoscenza delle buone pratiche e la sperimentazione di approcci innovativi.

Dal 2023 la SIMM non ricopre più il ruolo di provider ECM e di ente accreditato per la formazione degli Assistetnti Sociali, scegliendo di investire le sue competenze ed energie nella progettazione e nel coordinamento di formazione che sia sempre più caraterrizata da un approccio partecipativo, multidisciplinare e transculturale.

Chi siamo:
Comitato Tecnico per la Formazione (CTF):  Marco Baldini, Rosalia Da Riol, Marco Tofani, Claudia Gandolfi, Cinzia Gradellini, Anna Petta, Grazia Lesi, Emma Pizzini (Segreteria nazionale per la Formazione),  Maria Laura Russo (Responsabile nazionale per la Formazione)

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Progetto Walo (prog - 50) Formazione per il supporto e la presa in carico di minori stranieri vulnerabili

Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027  – Obiettivo Specifico 2. Migrazione Legale e Integrazione – Misura di attuazione 2.d) – Ambito di applicazione 2 m) – Intervento a) Capacity building, qualificazione e rafforzamento degli uffici pubblici

 “Qualificazione del sistema dei servizi territoriali rivolti a minori cittadini di Paesi terzi in condizioni di vulnerabilità psicosociale”

Il progetto WALO si inserisce in un contesto multi-provinciale toscano, 7 province, attraverso enti locali, scuole e soggetti pubblici e privati, che hanno manifestato l’interesse a qualificare e sperimentare servizi di presa in carico dei minori stranieri, in considerazione dell’emergente disagio connesso al target in particolare nella fascia adolescenziale.

L'obiettivo generale del progetto è: il POTENZIAMENTO E LA QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI con riferimento agli interventi rivolti ai minori cittadini di Paesi terzi in condizione di vulnerabilità psicosociale. Il progetto si declina sulle specificità connesse ai minori stranieri, anche MSNA, al fine di fornire specializzazioni e competenze essenziali agli operatori coinvolti (con riferimento ai servizi socio-sanitari, scolastici, educativi, immigrazione, accoglienza e socializzazione) per migliorare i processi di: * rilevazione delle situazioni di rischio, * identificazione precoce di casi di vulnerabilità, * individuazione di traumi e dei potenziali sviluppi; * presa in carico integrata attraverso la messa in rete dei servizi educativi, psico-sociali e sanitari. L’impatto atteso che si vuole conseguire con il progetto attiene, dunque, allo sviluppo di un modello di presa in carico che agisca sul miglioramento del benessere psico-sociale dei minori stranieri, delle relative famiglie e della comunità educante nel suo complesso, consentendo una piena integrazione sui territori e riducendone le vulnerabilità dei minori stranieri.

La SIMM, in collaborazione con l'AOU Meyer IRCCS, si occuperà più nello specifico di contribuire al rafforzamento delle competenze dei vari soggetti che rivestono un ruolo centrale nella prevenzione della vulnerabilità psicosociale dei minori stranieri nel contesto scolastico (personale scolastico, studenti, famiglie straniere) e all’implementazione sperimentale di percorsi integrati per l’identificazione precoce nel contesto scolastico di casi di vulnerabilità psicosociale e la relativa presa in carico, grazie alla messa in rete dei servizi educativi, psico-sociali e sanitari. SI intende valorizzare l’approccio partecipativo in cui tutta la cosiddetta "comunità educante" viene stimolata a sviluppare consapevolezza ed a giocare attivamente il proprio ruolo nella creazione di contesti di vita attenti ai bisogni dei minori e al benessere della stessa comunità.

Nel dettaglio, si propone di:

- agire a livello regionale per la modellizzazione e realizzazione di un percorso di capacity bulding rivolto ai professionisti della comunità educante della scuola e dei servizi socio-sanitari, che si interfacciano a loro volta con tutti gli operatori degli enti locali e degli Enti di terzo settore coinvolti nelle situazioni di vulnerabilità e nelle relazioni con le famiglie;

- rispondere alle finalità progettuali di prevenzione primaria (promuovere le competenze di vita dei minori stranieri e delle loro famiglie) e secondaria (intervenire precocemente ed efficacemente sulle situazioni di rischio) delle vulnerabilità psicosociali dei minori stranieri in due territori pilota nell’Area Vasta Centro (Firenze e Prato) in cui sperimentare un intervento integrato;

- costruire dei percorsi integrati di rafforzamento delle competenze di studenti e famiglie straniere insieme al personale formato, nell’ottica dipromuoverne l’inclusione, il benessere e l’empowerment, ed allo stesso tempo di riferimento e presa in carico per le situazioni di vulnerabilità psicosociale

 

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Formazione a Distanza in modalità asincrona

P-ACT è un progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno che ha come obiettivo quello di contribuire a rafforzare la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere rappresentata dalle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) nei confronti delle minori straniere attraverso appropriate azioni ed interventi di

Non ci sono ragioni medico sanitarie alla base delle mutilazioni genitali femminili. La pratica è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite come “un irreparabile e irreversibile abuso” ed è stato definito un atto che viola i diritti umani di donne e bambine sul piano della salute e del diritto all’integrità. Per proteggere le bambine, anche i Paesi dove questa pratica è diffusa hanno emanato leggi e promosso iniziative di sensibilizzazione. Recentemente, la mobilitazione internazionale contro la mutilazione genitale ha coinvolto anche i Paesi europei destinatari dei flussi migratori femminili. L’Italia, nel 2006, si è dotata di una legge che vieta ogni tipo di pratica.

In questi anni, in Europa, il tema delle mutilazioni genitali femminili ha alimentato stereotipi e acceso discussioni. Nell'incontro con le donne portatrici è dunque importante che gli operatori sociosanitari siano formati non solo al riconoscimento tecnico di esse, ma anche riguardo alle aree di diffusione delle pratiche di MGF, ai significati antropologici e culturali di esse nei contesti di origine, agli strumenti di tutela legale così come agli approcci relazionali con le donne portatrici che incontrano nei contesti di servizio.

Risulta necessario promuovere, quindi, un approccio integrato alle MGF, cercando di concentrarsi su tutto il sistema in cui questa pratica nasce e si riproduce, promuovendo un approccio di prevenzione che considera il contesto giuridico, i sistemi comunitari, l’educazione, i sistemi sanitari, i dati e la ricerca. Il posizionamento e l’impegno scelto è quello volto a ridefinire il “valore della ragazza”. Da qui, la locuzione “value of the girl” approach utilizzata dal partner di progetto -Amref - che sa che per cambiare una tradizione bisogna iniziare dal cambiare il pensiero di chi la porta avanti da secoli. L’obiettivo è quindi quello di sostenere il ruolo dei professionisti come catalizzatori nell’attivazione di processi di empowerment.

La formazione è composta da 3 MODULI:
- CONOSCERE LE “MGF”
- LE STRATEGIE PER IL CONTRASTO ALLE “MGF”
- PRESA IN CARICO E RELAZIONE TERAPEUTICA CON LE DONNE

La Formazione sarà disponibile dal 6 febbraio al 6 aprile

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SCHEDA PER CHI NON E' REGISTRATO AL SITO SIMM 

Allegati:
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Categoria: Formazione

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO

Approfondire le pratiche, sostenere le competenze, condividere l'impegno per la prevezione e il contrasto alla violenza sui minori stranieri

CATANIA, Palazzo della Cultura 23 giugno 2022

h.9/13.30

Il Progetto “AL HIMAYA – Liberi dalla violenza. Programma multi-azione per il potenziamento e la qualificazione della risposta alla violenza sui minorenni stranieri a Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Trapani” (Fami - PROG-3544) si propone di migliorare la risposta di sistema alla violenza sui minori stranieri mediante un meccanismo qualificato, coordinato e interdisciplinare, nelle cinque province di intervento.

 

All'interno di tale progetto, è stato attivato negli ultimi mesi un percorso formativo volto a promuovere un diverso approccio nella gestione e presa in carico dei casi da parte dei servizi, nel medio e lungo periodo. Le diverse edizioni di tale formazione multidisciplinare hanno coinvolto professionisti di ambito sanitario, sociale, legale ed educativo.

 
La Giornata di approfondimento. Contrasto alla violenza sui minori stranieri intende offrire la possibilità di approfondire alcuni temi legati alla prospettiva giuridica, sanitaria e psicologica nell’ambito della più ampia cornice di impegno nel contrasto della violenza.
 
La formazione è gratuita
 
 
Nel corso della stessa giornata si potrà scegliere di partecipare ad uno dei tre seminari tecnici organizzati:
 
TUTELA LEGALE - La tutela legale dei minori stranieri (a cura di Simona Raffaele, ricercatrice Senior Università degli Studi di Messina)
TUTELA SANITARIA - Curare e prendere in carico minori stranieri (a cura di Simona La Placa, Asp Trapani- struttura complessa di neonatologia del p.o. San Antonio Abate GLNBM SIP e GMM SIMM)
TUTELA PSICOLOGICA - Dinamiche psicologiche nel trauma e nell’abuso dei minori stranieri (a cura di Aldo Virgilio, Responsabile Servizio di Psichiatria Transculturale ASP Catania, SIMM)
 
La giornata prevede il seguente programma:
 
8.30: registrazione dei partecipanti
9.00: saluti rappresentante Direzione Famiglia e Politiche Sociali, SIMM, Terre des Hommes
9.30: avvio dei seminari
10.30: coffee break
11.00 - 12.30: lavori di gruppo
12.30 - 13.30: restituzione in plenaria e conclusione dei lavori