Roma/Napoli, 10 maggio 2019 – Un monitoraggio sull’accessibilità e la fruibilità dei servizi sanitari territoriali pubblici da parte degli utenti stranieri presenti a qualunque titolo sul territorio nazionale: è il progetto presentato dalle associazioni riunite nel “Tavolo Immigrazione e Salute” in occasione del V° workshop nazionale InterGrIS, “Promuovere la governance territoriale per la salute dei migranti” organizzato a Napoli il 10 e 11 maggio dalla SIMM (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni).
Il monitoraggio sarà realizzato attraverso una scheda, disponibile online (www.simmweb.it/schedasegnalazione), che consentirà di segnalare situazioni di mancato adempimento o difforme applicazione della normativa sanitaria attualmente in vigore e l’esistenza di eventuali barriere che ostacolino l’accesso alla sanità pubblica.
La raccolta uniforme e documentata dei casi e delle criticità relativi alle difficoltà di accesso ai servizi sanitari da parte di utenti stranieri, consentirà di confrontarsi con le istituzioni sanitarie regionali e locali e di attivarsi, laddove necessario, con interventi di supporto individuale sui singoli casi oggetto di segnalazione.
“In Italia, le normative in vigore consentono l’accesso al Servizio sanitario pubblico sia ai cittadini stranieri in regola con le norme sul soggiorno, a parità di condizioni con il cittadino italiano, sia agli stranieri privi di un regolare titolo di soggiorno – dichiara Maurizio Marceca, presidente della SIMM. – Purtroppo, a fronte di un’ottima legge, sono tuttora numerose le barriere che ostacolano, o persino impediscono, l’accesso dei cittadini stranieri ai servizi sanitari territoriali, anche a causa della non omogeneità e discrezionalità di applicazione delle stesse norme nelle varie realtà locali”.
I dati risultanti dalle schede inviate saranno anche elaborati in report periodici da utilizzarsi per eventi di sensibilizzazione pubblica, ovvero attività di formazione e aggiornamento degli operatori sanitari dei servizi pubblici territoriali.
“Le recenti normative sulla sicurezza rischiano di creare ulteriori ostacoli alla fruizione di un diritto fondamentale, qual è quello alla tutela della salute, sancito anche dalla nostra Costituzione – dichiara Salvatore Geraci, coordinatore dei Gruppi regionali Immigrazione e Salute (GrIS) della SIMM. – L’obiettivo di questa azione, che cercheremo di estendere il più possibile sul territorio nazionale, è di documentare l’impatto che tali ostacoli possono avere sulla salute di uomini, donne e bambini, in uno spirito costruttivo e propositivo, ma anche ricorrendo alla denuncia pubblica se necessario”.
Il Tavolo Immigrazione e Salute (T.I.S.) è composto da organizzazioni che, in più aree del territorio nazionale, si occupano di migrazione e salute intesa in senso globale, con riferimento ai suoi determinanti sociali. Attualmente fanno parte del TIS le associazioni ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Caritas, Centro Astalli, Emergency, INTERSOS, Médecins du Monde, Medici Contro la Tortura; Medici per i Diritti Umani, Medici Senza Frontiere e SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni.