GrIS Emilia-Romagna

 

 

 

 

 

Il GrIS Emilia-Romagna nasce il 6 marzo 2009 in seguito a un incontro, svoltosi a Bologna alla presenza di Salvatore Geraci, tra operatori delle AUSL regionali e rappresentanti di associazioni di volontariato attive nell'ambito della promozione e tutela del diritto alla salute per gli immigrati.
Oltre alla partecipazione di molti dei presenti alla Consensus Conference della SIMM nel febbraio dello stesso anno, a dare la spinta finale per l'organizzazione del GrIS Emilia-Romagna è stata – in quel periodo – la mobilitazione per la campagna “Noi non segnaliamo”, di cui il GrIS stesso è stato uno dei principali protagonisti a livello regionale.


Descrizione completa GrIS Emilia-Romagna, incontri, attività.

   

 

  

 
 
 
 

Anno di costituzione
2009
Referente attuale: Alice Cicognani
Contatti:
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Sede di riunioneA Bologna, in varie sedi
Province rappresentate:  Bologna, Faenza, Ferrara, Forlì, Imola, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini.

Composizione
Gruppo di lavoro

Referenti precedenti 

Regolamento
Scheda adesione individuale
Scheda adesione Associazioni
 

 

 

 

GrIS Emilia-Romagna
Descrizione completa, incontri, attività

 

Il GrIS Emilia-Romagna (GrIS-ER) si è costituito nel 2009 e nell’arco di questi anni si sono avvicendati come referenti Mauro Palazzi, Chiara Bodini e Marisa Calacoci.

Dal giugno 2022 refente è Alice Cicognani affiancata da un gruppo di coordinamento costituito da: Anita Marini, Angela Mazzocchi, Marianna Parisotto, Marisa Calacoci, Marco Bondi, Leonardo Mammana. Il referente uscente ha dato le sue dimissioni dopo aver fatto un passaggio di consegne degli aspetti legislativi del GrIS e della SIMM, dei rapporti GrIS-SIMM, dei dati degli iscritti e di tutto ciò che riguarda la vita del GrIS. Dimissioni già annunciate  al momento dell’inizio del secondo mandato accettato nell’ottica di passare le consegne al gruppo di coordinamento, affinchè  la vita del del GrIS  non fosse danneggiata.

Il gruppo di coordinamento condivide responsabilità e impegno, a partire dalle aree di interesse di ogni partecipante.

Gli aderenti al GrIS sono costituiti prevalentemente da persone singole del privato sociale e delle ASL (ma non come rappresentanti di esse) e qualche associazione; non ci sono referenti delle Istituzioni.

La rete è multidisciplinare pur prevalendo l’appartenenza all’area sanitaria (medic*, infermier*, psicologhe, antropologhe). Inoltre il GrIS è partecipato  da persone di varia età comprese tra i  25-30 aa e over 70. Sono rappresentate quasi tutte le province della regione. In collaborazione c’è un rappresentante di Medici senza Frontiere e dell’ASGI. Non ci sono rappresentanti di migranti ma è auspicabile per il futuro un loro coinvolgimento che riteniamo molto importante.

Il GrIS ha un proprio regolamento ed una scheda di adesione; al GrIS ER si può partecipare anche come uditori senza adesione formale, ma senza possibilità di voto nelle decisioni.

Il GrIS non ha una propria sede e le riunioni avvenivano circa una volta al mese (pre Covid) a Bologna, ospiti o dell’Asl o dell’Università o del sindacato Anaao o del comune (centro interculturale Zonarelli).  Durante la pandemia le riunioni sono continuate online attraverso la piattaforma della SIMM.
Dal mese di giugno 2022 le riunioni avvengono sia in presenza che online ogni 45 giorni circa (a parte i mesi estivi).

Nelle riunioni successive all’ultimo congresso SIMM di ottobre 2022,si è pensato di invitare alle riunioni del GrIS gli autori dei poster/comunicazioni presentati da persone/enti della regione, a presentare il loro lavoro portato al congresso SIMM.

Stiamo sperimentando la modalità “il GrIS si sposta” per  favorire la partecipazione di più attori, mantenendo la possibilità di seguire sia in presenza che online (prima esperienza a Parma).

Azioni di advocacy del GrIS nei confronti della Regione

In passato l’azione del GrIS si è concentrata principalmente su  azioni di advocacy nei confronti della regione Di seguito le azioni  più importanti:

  • tema assistenza ai minori irregolari 14-18 aa

A seguito di un incontro tenutosi il 19 gennaio 2016 con il GrIS ER ed altre Associazioni di volontariato, la Regione ER “ha valutato necessario consentire ai soggetti minorenni immigrati senza permesso di soggiorno l’iscrizione al SSR, fino al compimento del 18° anno di età, con la conseguente scelta del medico di medicina generale” ( per i minori fino a 14 aa la Regione aveva già legiferato). Il 21-6-2016  GPG/2016/846 la giunta regionale ha deliberato assistenza ai minori irregolari fino a 18 aa.

  • tema della circoncisione rituale maschile:

A seguito degli eventi luttuosi, occorsi come complicanza della circoncisione rituale maschile, eseguita da persone e in contesti non idonei e, il 2 aprile 2019 il GrIS- ER  ha inviato una lettera alle Istituzioni Regionali ed alla Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della regione, stimolando la presa in carico del problema .

A seguito di ciò, in primis la Garante dell’ Infanzia regionale, si è impegnata affinché nel documento della Commissione nascita regionale “in tema di dimissione della mamma e del bambino dal punto nascita “, al momento della dimissione i medici  fornissero, ai genitori che per motivi religiosi o culturali avessero deciso di circoncidere i propri figli,  informazioni rispetto alla legalità della pratica in Italia e della possibilità di rivolgersi a strutture sanitarie, sconsigliando pratiche al di fuori dell’ambiente sanitario.
Percorso nascita: indicazioni alle aziende sanitarie per garantire la sicurezza del parto con taglio cesareo e la continuità delle cure tra ospedale e territorio a madre e bambino 
(delibera 18 novembre 2019, n. 2050).

Successivamente, la Regione ER ha deliberato le "Modalità di accesso alla circoncisione rituale/culturale per la prevenzione degli eventi avversi". (Delibera n. 1228 del 02/08/2021)

  • tema accordi tra associazioni convenzionate con le ASL ed assistenza sanitaria a categorie fragili

 Negli anni 2018-2020, dopo vari incontri tra GrIS -ER, referenti medici degli  ambulatori di  associazioni di volontariato, AUSL ed il Servizio Assistenza Territoriale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione, si è giunti a un accordo finalizzato all'armonizzazione e al miglioramento dell’assistenza sanitaria per la popolazione con difficoltà di accesso al SSN, attraverso il coordinato esercizio delle rispettive competenze.

Nel giugno del 2018 delibera (n.965 del 25/6/2018) riguardante” Accordi tra associazioni o organizzazioni di volontariato e/o onlus presenti sul territorio della regione Emilia-Romagna, convenzionate con le aziende asl, finalizzati all'assistenza sanitaria a categorie fragili presenti nel suo territorio e modalità di versamento del contributo volontario per cittadini stranieri."

Ad Aprile 2019 determina della Giunta (6700 del 12/4/2019) con cui venne costituito il gruppo di lavoro in cui venivano indicati 2 referenti per ogni area dell'Emilia Romagna nord, centro, Romagna); l'impegno del GrIS, non semplice in quella occasione, fu di coordinamento con le varie associazioni, che erano più di 6, a rispettare il numero limitato di referenti  richiesto dalla regione.

Il GrIS, insieme ai medici referenti delle tre aree vaste dell’Emilia Romagna, ha continuato la sua azione di advocacy per l’approvazione della Convenzione, avvenuta il 22 dicembre 2020 con la Circolare N. 7/2020 Oggetto: Applicazione Delibera di Giunta Regionale n.965/2018 accordi tra associazioni o organizzazioni di volontariato e/o onlus presenti sul territorio della Regione Emilia-Romagna, convenzionate con le aziende USL, finalizzati all'assistenza sanitaria a categorie fragili presenti nel suo territorio. Trasmissione “Convenzione per lo svolgimento dell’attività di volontariato presso l’Azienda Usl……in applicazione della DGR 965/2018)” 

  • tema COVID-19

Il GrIS -ER congiuntamente ai medici referenti delle associazioni di volontariato delle tre aree vaste dell’Emilia-Romagna, ha inviato alcune mail alle Istituzioni Regionali su:

  • “Criticità e tutela della salute delle popolazioni in condizione di marginalità sociale in relazione alla diffusione dell’infezione da COVID-1” (15-3-2020);
  • “Inclusione nella campagna vaccinale anti-SARS-CoV-2/COVID-19 della popolazione non iscritta o non iscrivibile al SSR, e promozione dell’adesione alla campagna vaccinale della popolazione immigrata presente sul territorio regionale” (6-4-2021).

A queste mail non è arrivata alcuna risposta agli scriventi.              

                     

 

Partecipazione ad elaborazione documenti SIMM

Il Gris ER ha partecipato con tre dei suoi aderenti all’elaborazione  del “Documento di Advocacy della SIMM”

 All’interno del GrIS sono ad oggi attivi alcuni  Gruppi di lavoro, nati dal confronto con i partecipanti al GrIS rispetto alle tematiche di maggior interesse, al fine di favorirne la partecipazione attiva e di allargare la rete:

1) RICERCA:

  • Sulla tematica della continuità assistenziale dei richiedenti asilo
  1. nel 2017-18 sulla tematica della continuità assistenziale dei richiedenti asilo è stata impostata una ricerca ad opera di Leonardo Mammana, allora specializzando di Igiene, che insieme ad altri specializzandi hanno avviato sia un’indagine multicentrica (Emilia-Romagna, Abbruzzo, Lazio, Umbria, Toscana, Veneto, Friuli), che un’indagine relativa solo alla regione Emilia Romagna.

Entrambe sono state oggetto di presentazione di 2 poster : al 1^ world congress on migration, ethnicity, race. Diversity and Health 17-19 may 2018 Edinburgh “Indagine su politiche e pratiche nella presa in carico  regionale degli stranieri richiedenti protezione internazionale “ e per quanto riguarda i dati solo dell’Emilia Romagna “Continuità assistenziale per richiedenti protezione internazionale in Emilia Romagna: analisi e criticità dall’hub regionale ai territori. Dati preliminari”, convegno nazionale della SIMM a Catania 18-20 aprile 2018.

  1. I dati raccolti hanno permesso di identificare, per ogni territorio, il personale e le strutture di riferimento, i servizi erogati e le modalità in cui questo avviene, nonché i punti critici presenti, ponendo le basi per il miglioramento della comunicazione, del passaggio di consegne e la continuità assistenziale. L’analisi dei percorsi presenti sui territori ha messo in evidenza una relativa uniformità nel rispetto delle normative regionali, la variabilità maggiore si è invece riscontrata nelle strutture e nel personale incaricato nonché nelle modalità di erogazione del servizio.
  2. Questo studio, portato avanti grazie alla rete del GrIS-ER, ai Medici in formazione specialistica in Igiene e Medicina Preventiva di Bologna e Modena, agli operatori sanitari delle Aziende USL e agli operatori dei centri di accoglienza, riflette l’importanza della collaborazione tra Istituzioni e privato sociale al fine di

ottimizzare il servizio e garantire un maggiore livello di assistenza, e rappresenta un primo passo verso una migliore comprensione dei percorsi di assistenza ai richiedenti e delle potenziali criticità presenti

  • Sulla tematica Vaccinazione anti-covid

 Il GriS-ER sta attivamente partecipando a due attività di ricerca-intervento:

  1. “Monitoraggio regionale sull’inclusione nella campagna vaccinale anti-COVID-19 della popolazione hard to reach”, promosso dal gruppo di lavoro interno allo stesso GrIS-ER. Obiettivi del progetto : a) identificare le strategie adottate sul territorio regionale per facilitare l’accesso alla vaccinazione dei gruppi socialmente marginalizzati (GSM) b) aggiornare le informazioni relative ai percorsi di assistenza sanitaria rivolti a GSM a due anni dal precedente monitoraggio, c) analizzare il ruolo del GRIS-ER durante la pandemia e la campagna vaccinale.
  2. “QuReVax – Una ricerca qualitativa sulle barriere di accesso alla vaccinazione COVID-19 a Bologna”, promossa dal Centro di Studi e Ricerche in Salute Internazionale e Interculturale dell’Università di Bologna e in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna. Il progetto ha come obiettivi: a) indagare le barriere nell’accesso alla vaccinazione COVID-19 b) le strategie messe in atto dai servizi per promuovere la vaccinazione c) il comportamento vaccinale dei gruppi di popolazione socialmente marginalizzati d) identificare buone pratiche spendibili in altri ambiti di sanità pubblica.

Inoltre, il GrIS-ER ha contribuito ad altre attività di ricerca promosse da altri enti:

  • Progetto “STRIVE”, promosso dall’UCL di Londra e riguardante la comunicazione interculturale durante l’emergenza COVID-19. Per questa ricerca il GrIS-ER ha favorito la raccolta dei dati promuovendo attraverso la rete degli ambulatori presenti sul territorio.
  • progetto PRIMM 2020 - Università di Urbino/Regione Marche. Mappatura delle politiche e dei servizi sociosanitari presenti sul territorio. Il GrIS-ER ha contribuito attraverso la condivisione delle conoscenze del territorio, dei report e dei documenti prodotti a livello locale.
  • Spatial inequality of immigrant health and legal services” dell’Università di Berkley (California, USA). Confronto tra politiche sanitarie nell’accesso alle cure per le popolazioni immigrate tra USA e Italia.

2) “In-Formazione” con lo scopo di fare In-Formazione anche esternamente al GrIS. Fino ad adesso la In-Formazione è stata fatta solo all’interno del GrIS con diffusione e discussione di delibere regione ER e non, documenti vari e con partecipazione a monitoraggi della SIMM. 

Il primo evento on line formativo in-esterno al GrIS è  stato il 20 aprile 2023 su  “Diritto ed accesso alla salute della persona migrante”

4) Rete degli ambulatori del privato sociale

Condivisione delle problematiche che si presentano nell’attività degli ambulatori  del terzo settore esistenti in regione ER, esame dei loro  rapporti  con le ASL e con le istituzioni della  Regione. Gli ambulatori, inseriti nelle loro realtà territoriali, permettono di rilevare i bisogni socio- sanitari  dei non iscrivibili al SSN; la condivisione episodi di discriminazione e mancato rispetto diritti induce a promuovere  azioni di advocacy

5) Monitoraggio screening oncologici: in progress

 

 

 

 

                      

 

   


 

Anno di costituzione2009
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Allegati:
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