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Il diritto all’assistenza

Coordinamento nazionale

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Novembre e Dicembre 2008

Natale 2008. La SIMM augura a tutti un Natale di sarenità e di pace.

Afrikaans: Gesëende Kersfees - Albanese: Gezur Krislinjden - Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah - Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand - Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun - Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal - Basco: Zorionak eta Urte Berri On! - Bengali: Shuvo Naba Barsha - Boemo: Vesele Vanoce - Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat - Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo - Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou! - Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok - Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito - Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun - Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan - Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa - Coreano: Sung Tan Chuk Ha - Croato: Sretan Bozic - Danese: Glædelig Jul - Eschimese: (inupik) Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo! - Esperanto: Gajan Kristnaskon - Estone: Ruumsaid juulup|hi - Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad - Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar - Filippino: Maligayan Pasko! - Finlandese: Hyvaa joulua - Francese: Joyeux Noel - Frisone: Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier! - Gaelico (Scozia): Nollaig chridheil huibh - Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr! - Gallese: Nadolig Llawen - Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto - Greco: Kala Christouyenna! - Hamish Dutch (Pennsylvania): En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr! - Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara! - Hawaaiano: Mele Kalikimaka - Hindi: Shub Naya Baras - Indonesiano: Selamat Hari Natal - Inglese: Merry Christmas - Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah - Irochese: Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay. - Islandese: Gledileg Jol - Isola di Man: Nollick ghennal as blein vie noa - Latino: Natale hilare et Annum Faustum! - Latviano: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu! - Lituano: Linksmu Kaledu - Macedone: Sreken Bozhik - Maltese: LL Milied Lt-tajjeb - Maori: Meri Kirihimete - Navajo: Merry Keshmish - Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul - Occitano: Pulit nadal e bona annado - Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! oppure Zalig Kerstfeast - Papua Nuova Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu - Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie - Portoghese (Brasile): Boas Festas e Feliz Ano Novo - Portoghese: Feliz Natal - Rapa-Nui (Isola di Pasqua): Mata-Ki-Te-Rangi. Te-Pito-O-Te-Henua - Rumeno: Sarbatori vesele - Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom - Samoa: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou - Sardo: Bonu nadale e prosperu annu nou - Serbo: Hristos se rodi - Slovacco: Sretan Bozic oppure Vesele vianoce - Sloveno: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto - Spagnolo: Feliz Navidad - Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År - Tailandese: Sawadee Pee Mai - Tedesco: Fröhliche Weihnachten - Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun - Ucraino: Srozhdestvom Kristovym - Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket - Urdu: Naya Saal Mubarak Ho - Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh - Yoruba: E ku odun, e ku iye'dun!

Grazie a Miris - Master Immigrati e Rifugiati, Roma


23 dicembre 2008. Nella sezione "Documenti", nella pagina "Dossier", puoi trovare tutte le informazioni sugli emendamenti al “pacchetto sicurezza” che riguardano l'accesso ai servizi sanitari per gli immigrati.


16 dicembre 2008. Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie (6). Dal Senato riceviamo l’informazione che la data per la votazione degli emendamenti al “pacchetto sicurezza” verrà decisa dalla conferenza dei capigruppo del 13 gennaio 2009. Pare che la votazione non ci sia prima del 21 gennaio.


12 dicembre 2008. Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie (5). In questi giorni circolano voci che la votazione in Senato degli emendamenti al “pacchetto sicurezza” si effettuerà in gennaio. Ma guardando attentamente la calendarizzazione dei lavori dell’Assemblea dal 9 al 23 dicembre si evince che lunedì 22 (ore 11-13 e 16,30-20,30) e martedì 23 dicembre (9,30) saranno votati “ddl non conclusi e altri provvedimenti che saranno definiti dalla Conferenza dei Capigruppo di martedì 16 dicembre” (bastano poche ore per approvare o respingere gli emendamenti al ddl 773 in quanto la discussione è già stata fatta). Ci sembra opportuno non abbassare l’attenzione, anzi avviare e/o potenziare tutte quelle azioni di informazione, pressione e dissuasione per far si che i due emendamenti specifici (prot. 39.305 e 39.306) presentati dai senatori della Lega Nord, siano bocciati. Alcuni senatori del PD, avvisati di questo rischio, ci hanno informato che il “il Senato ha solo chiuso la discussione generale. Vanno ancora discussi e votati circa 200 emendamenti, prima del voto finale. E' intenzione (del PD) far si che il voto non avvenga prima delle vacanze e sia rimandato al prossimo gennaio ...”.

Nel frattempo si moltiplicano le posizioni di critica e condanna all’iniziativa leghista e le adesioni all’appello della SIMM.
In particolare segnaliamo quella dell’ex ministro della sanità, prof. Umberto Veronesi, della Federazione nazionale dei Collegi delle Ostetriche, di gruppi ed associazioni come la Federazione Cure Palliative che rappresenta più di 60 organizzazioni non profit attive nel campo dell'assistenza alle persone in fase avanzata o terminale di malattia e alle loro famiglie, l’Associazione dei Ginecologi Ospedalieri (AOGOI), la Lila Trentino, l’Apa Porta Aperta di Modena, il Centro Poggeschi, il Centro San Domenico, il Centro Studi Donati, il Centro Missionario frati Servi di Maria - Eremo di Ronzano, l’Associazione Cittadini del Mondo di Roma, il Cidis di Perugia ed il Consiglio comunale di Quattro Castella (Reggio Emilia). L’appello (già segnalato il 20 novembre u.s.: http://appelli.arcoiris.tv/salute) della Federazione Italiana dei Medici Pediatri di Modena ha, ad oggi, raggiunto quasi le 60.000 adesioni.
Le Monde Diplomatique ha pubblicato un articolo sulla situazione italiana con citazione e link del sito della SIMM (leggi cliccando qui).
Infine l’Osservatorio Italiano Salute Globale (OISG) ci ha segnalato/ricordato quanto avvenuto negli Stati Uniti (California) nel 1994 per una analoga iniziativa (proposition 187), che ha visto l’opposizione compatta dei medici (ed anche la più ampia protesta studentesca nelle piazze della California con oltre 75.000 presenze) ed il ritiro della proposta (si ringrazia la Sapienza Università di Roma - Dip.to di Scienze di Sanità Pubblica per aver messo a disposizione della SIMM la traduzione dell’articolo) (SG).


11 dicembre 2008. Indagine Istat. Patologie simili, ma per gli immigrati condizioni di salute migliori: 22,8% con una malattia nelle 4 settimane precedenti l'intervista, contro il 27,4% tra gli italiani. Oltre l'80% si ''sente bene''. La popolazione straniera residente in Italia e' mediamente in migliori condizioni di salute rispetto agli italiani. Lo rivela l'indagine Istat pubblicata oggi che evidenzia come l'80,3% degli stranieri in Italia dichiari di stare bene o molto bene, contro il 71,8% tra gli italiani, il 22,8% gli stranieri dichiara almeno una malattia nelle quattro settimane precedenti l'intervista, contro il 27,4% tra gli italiani.
Tuttavia - annota l'Istituto - si osservano, per alcune etnie, situazioni di criticita' che andrebbero approfondite e monitorate: e' il caso ad esempio degli stranieri di origine marocchina, che evidenziano rispetto ad altre nazionalita' e agli stessi italiani una peggiore salute percepita, in particolare quella di tipo mentale. Peraltro sembrano confermarsi, anche tra gli stranieri, le condizioni di salute meno favorevoli nelle persone di status sociale piu' basso.
E' verosimile, quindi, che il vantaggio registrato mediamente nella popolazione straniera residente possa di gran lunga assottigliarsi o annullarsi se invece si includessero nel collettivo anche gli stranieri non regolari.
(Fonte: ASCA - Roma, 11 dic res-mpd/dnp/lv)


30 novembre 2008. Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie (4). In questo periodo di pausa dei lavori in Senato circa il “pacchetto sicurezza”, l’attenzione sugli effetti di una eventuale approvazione degli emendamenti sulla salute proposti dalla Lega Nord si è spostata a livello territoriale. Tantissime le iniziative di gruppi locali, in particolare dei GrIS e delle associazioni che ne fanno parte, che stanno producendo documenti di condanna, prese di posizione e dibattiti/incontri anche con senatori nel proprio collegio elettorale. Da segnalare la chiara presa di posizione della Federazione nazionale dei collegi IPASVI, dell’OMCeO (ordini dei medici) di Milano e di Udine che si affiancano agli Ordini di Roma, Palermo, Trento e della FNMOCeO stessa; della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia) romana; ed ancora di società scientifiche come la SIMIT (Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), la SICP (Società Italiana di Cure Palliative) e della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale); o consolidate associazioni nazionali come l’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica) ed internazionali come la rete SMES Europa (Santé Mentale Esclusion Sociale). Anche il giornale Libero del 21 novembre lancia un appello al ministro Maroni sul “dovere di cura senza condizioni”.
Di contro vanno segnalate le dichiarazioni non sempre illuminate dei sottosegretari del ministero del Welfare con delega alla sanità: se il sottosegretario Fazio nell’audizione al Comitato Schengen del 26 novembre dichiara che l’assistenza sanitaria agli immigrati irregolari “ha consentito di evitare un peggioramento della condizione di salute della popolazione immigrata, in un'ottica di salvaguardia della salute di tutti” ed afferma che “da medico, .... ogni malato, in qualsiasi condizione, abbia il massimo diritto alle cure e alla protezione perché l'ammalato è una persona in condizioni di debolezza”, la sottosegretaria Martini, due giorni prima ha sostenuto che “..si chiederà soltanto ai servizi di accettazione dei reparti ospedalieri di verificare, come avviene per i cittadini italiani, la sussistenza dei documenti di ogni paziente. E per documenti si intende la tessera sanitaria.” Ha anche aggiunto ”non si capisce perché se arriva un italiano con una ferita d'arma da fuoco si debba chiamare la forza dell'Ordine, mentre il clandestino possa essere mandato a casa”. Di fronte a queste ultime affermazioni, assolutamente non veritiere, la SIMM insieme con l’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG), ha ritenuto necessario emanare un puntuale comunicato stampa (SG).


20 novembre 2008. Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie (3). Ancora adesioni all’appello della SIMM e altre prese di posizione contro gli emendamenti leghisti. Spazio significativo è stato dato da La Repubblica. Importanti i comunicati del SUMAI, della Federazione degli Ordini dei Medici della Toscana, di Medicina Democratica, l’adesione dell’Associazione per l’integrazione degli immigrati di Latina, la raccolta di adesioni della FIMP di Modena ... . Da segnalare anche la risposta della FNOMCEO ad una lettera dei senatori leghisti che sostengono la loro proposta (vedi anche articolo odierno della Padania). Importante la convocazione da parte del Presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana “per una mobilitazione generale delle Commissioni Sanità delle Regioni”. Anche in Parlamento è da segnalare l’iniziativa dell’on. Gino Bucchino (socio della SIMM) che ha spedito una lettera ai 945 tra senatori e deputati. Infine consigliamo di vedere la trasmissione “otto e mezzo” su La7 del 19 novembre con la partecipazione dell’on Cota della Lega Nord e del dr. Oliviero Forte della Caritas Italiana. Adeguato spazio è stato dedicato anche ai temi sanitari.



20 novembre 2008. Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie (2). Due novità importanti hanno caratterizzato questi giorni dei lavori in Senato in merito alla discussione e presentazione degli emendamenti al “pacchetto sicurezza”. La prima dopo una riunione dei capi gruppo, è stata la decisione di posticipare le votazioni nel mese di dicembre per dare spazio all’esame della legge finanziaria. La seconda è stata annunciata dal sen. Casson che ha espresso la volontà di richiedere da parte del PD il voto segreto per una serie di emendamenti e articoli (di cui ha fornito per iscritto l'elenco alla Presidenza) in quanto contrastanti con numerosi articoli della Costituzione. Si fa riferimento, in particolare, a 48 emendamenti riguardanti 33 articoli, per violazione degli articoli 13, 14, 15, 18, 19, 22, 24, 25, 27, 29, 30, 31 e 32 della Carta costituzionale. Si tratta di articoli riguardanti i rapporti civili, i diritti e i doveri dei cittadini, le questioni di libertà e i doveri fondamentali, in particolare le questioni relative alla libertà personale, all'inviolabilità del domicilio, della corrispondenza, al diritto di associazione, alla libera professione di fede religiosa. Si tratta, inoltre, degli articoli concernenti l'educazione e l'istruzione dei minori e la tutela della salute di tutte le persone (le cronache delle giornate sul sito del Senato – www.senato.it o, sintesi efficaci sul sito www.immigrazioneoggi.it).


19 novembre 2008. Appello congiunto della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale. Immigrati e accesso ai servizi sanitari: una questione di etica e di giustizia sociale. Indignazione e preoccupazione per l’affermazione del ministro Sacconi sul “dovere” del medico di segnalare se il paziente è un irregolare. Le norme morali della professione medica e di ogni professione d’aiuto non possono avere eccezioni!


Abbiamo appreso dalle agenzie di stampa del 14 novembre u.s. che il governo intende attuare rapidamente il “Pacchetto Sicurezza” (atto 733) in discussione al Senato. A tale proposito, il Ministro Sacconi ha precisato che “il medico curante deve segnalare se il paziente è un irregolare. Se è clandestino deve essere segnalato per la sua situazione di clandestinità ed espulso".
Le affermazioni del Ministro seguono la proposta di due emendamenti depositati da alcuni Senatori della Lega Nord (prot. 39.305 e 39.306), che chiedono rispettivamente la modifica del comma 4 e l’abrogazione del comma 5 dell’articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull’immigrazione).
... La sua cancellazione metterebbe in serio pericolo l’accesso alle cure mediche degli immigrati irregolari, violando il principio universale del diritto alla salute, fortemente affermato dalla nostra Costituzione. L’art. 32 recita: “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse  della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, e vale la pena sottolineare come la Carta costituzionale non subordini al possesso di alcun requisito (si parla di ‘individuo’ e non di ‘cittadino’ o altro) il riconoscimento del diritto alla salute (e quindi all’assistenza). L’attuazione di questa eventuale modifica normativa creerebbe inoltre una 'clandestinità sanitaria’, pericolosa per l'individuo e per la collettività. Ma soprattutto pretenderebbe di costringere il medico ad andare contro le norme morali che regolano la sua professione contenute nel codice deontologico.
Come Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, un organismo indipendente costituitosi nel 2002 con la volontà di colmare il vuoto di informazione e reciproco scambio tra medici, scienziati e operatori sullo stato di salute della popolazione in relazione al contesto politico, economico e sociale, e come Società Italiana di Medicina delle Migrazioni che, dal 1990, con oltre 700 soci, raccoglie le esperienze dei maggiori centri sul territorio nazionale che si occupano di assistenza sanitaria agli stranieri, esprimiamo profondo dissenso sulle parole del Ministro e la proposta dei senatori leghisti, e, sottoscrivendo le preoccupazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri, chiediamo, in particolare attraverso la mobilitazione degli Ordini dei Medici e di altri albi professionali cui apparteniamo, il ritiro dei suddetti emendamenti.


16 novembre 2008. Il punto sull’emendamento della Lega che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie. In questi giorni si sono moltiplicate le adesioni all’appello della SIMM, così come gli interventi contro l’emendamento proposto dalla Lega (petizioni in Friuli, adesioni dell’Ordine degli psicologi del Lazio, del Gruppo di lavoro nazionale per il bambino immigrato, del Centro Studi e Ricerche in Medicina Generale; appelli dell’Ordine dei medici del Trentino e di medici milanesi; mobilitazione di vari gruppi ed associazioni in varie parti d’Italia, di tantissimi colleghi che hanno espresso indignazione e preoccupazione). In radio e su quotidiani non c’è giorno che non si parli in modo critico di tale provvedimento. Purtroppo il ministro Sacconi, da cui ci si attendeva una illuminata presa di posizione, si è invece dichiarato d’accordo nel merito con l’emendamento leghista! Intanto in Senato i lavori sono rallentati spesso dalla mancanza del numero legale ... . La settimana che si apre sarà cruciale per il futuro degli immigrati in Italia: sono in discussione, oltre che il diritto all’assistenza sanitaria ed alla salute per coloro che sono presenti temporaneamente non in regola con il soggiorno, altri ambiti importanti che regolano quotidianità e futuro per gli stranieri, quei “nuovi cittadini” che il presidente Napolitano ha definito: “ ... un fattore di freschezza e di forza per la nazione italiana  … nuova linfa per rafforzare la popolazione italiana, arricchendola di apporti validi e di elementi preziosi di dinamismo …”.
Per questo dobbiamo continuare ad impegnarci per affermare una politica diversa.

 

 


12 novembre 2008. Ore 18,53. La Lega ancora all’attacco: l’Ansa annuncia che verrà riproposto in Aula al Senato l’emendamento che prevede l’abrogazione del divieto di segnalazione dell’immigrato che riceve cure sanitarie.

 

LA SIMM RIPROPONE IL SUO APPELLO E INVITA TUTTE LE ORGANIZZAZIONI AD ESERCITARE LA MASSIMA PRESSIONE POSSIBILE PERCHE’ L’EMENDAMENTO IN QUESTIONE VENGA BOCCIATO!


Un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso. Un emendamento di 5 senatori della Lega, propone l'abolizione del divieto di segnalazione alle autorità degli immigrati senza permesso di soggiorno che richiedono assistenza sanitaria. Prevede anche la segnalazione per coloro che non possono pagare le prestazioni sanitarie. Gli effetti di tali modifiche possono essere devastanti sul piano del diritto individuale e della salute pubblica oltre che essere inaccettabili sul piano deontologico.

Una delle motivazioni riportate dalle Agenzie è quella che sul piano economico bisogna “ristabilire parità di condizioni con gli italiani”. Ma questo è esattamente ciò che è già previsto dalla legge in vigore!
Anche la motivazione legata alla necessità di “risparmiare” ci sembra inadeguata: la spesa ospedaliera a carico del Servizio Sanitario per i ricoveri negli immigrati irregolari è circa lo 0,063% dell’intera spesa sanitaria!
Ricordiamo che oggi a fronte di una presenza dei cittadini stranieri di circa il 6% sulla popolazione, essi contribuiscono al PIL per oltre il 9%!
Non garantire l’accesso ponendo barriere economiche e, peggio, giuridiche (denuncia), oltre che un rischio e un danno per la salute individuale e collettiva, significa spendere certamente di più (le urgenze devono comunque essere garantite, e ci saranno condizioni sanitarie più gravi).

 

 

  • DDL; LEGA, IMMIGRATI IRREGOLARI PAGHINO SANITÀ (ANSA) - ROMA, 12 NOV - Vita dura per gli stranieri irregolari anche per quanto riguarda la sanità. Un emendamento presentato dalla Lega al disegno di legge sulla sicurezza del governo prevede infatti che il Servizio sanitario nazionale non sia gratuito per gli immigrati che soggiornano in Italia illegalmente. Gli irregolari, per il Carroccio, dovrebbero pagare ogni prestazione, compresa quella del pronto soccorso. E per il medico ci sarà l'obbligo di segnalazione alle autorità. ANSA

 

  • Medico ha obbligo di denuncia del clandestino - Roma, 12 nov. (Apcom) - Gli immigrati irregolari dovranno pagare ogni prestazione sanitaria, comprese quelle di prointo soccorso. E' quanto prevede un emendamento della Lega al ddl Sicurezza. Nessuna differenza, assicurano i senatori del Carroccio, rispetto ai cittadini italiani che pagano il ticket: "Si tratta di ristabilire una parità di condizioni". L'emendamenteo era stato presentato già in commissione, poi ritirato per un problema sulla copertura finanziaria. Inoltre, il medico sarà obbligato a denunciare il clandestino. Grb

 


11 novembre 2008. Ad ogni bambino il suo pediatra. Comunicato stampa della SIMM con i Pediatri italiani. La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), il Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Immigrato (GLNBI) e la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana di Medici Pediatri (FIMP), l’Associazione Culturale Pediatri (ACP) sostengono la proposta in discussione al Senato nell’ambito del “ddl sicurezza”, presentata da 19 senatori per garantire a tutti i minori presenti in Italia a qualsiasi titolo, la piena tutela sanitaria, l’accesso garantito ai servizi, alla cura ed alla prevenzione.
E’ quanto stabilisce la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, ratificata dall’Italia nel 1991 ma in questo specifico campo non completamente applicata.
Proposta già presentata al Convegno congiunto sull’immigrazione di Milano nel 2005 dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e dal GLNBI, rilanciata dalla “Carta di Sabaudia” da parte della FIMP nel 2007 e sottoscritta dalle stesse associazioni unitamente all’UNICEF, ed ancora auspicata dal Gruppo di lavoro per la Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (il Gruppo di Lavoro per la CRC è composta da 63 organizzazioni ed associazioni con specifica esperienza) autore del III Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia” (2007).


9 novembre 2008. L’emendamento non è stato approvato! Nella seduta serale del 5 novembre u.s. delle Commissioni riunite I e II del Senato, al momento della votazione, è stato stralciato l’emendamento 18.0.8. Pare che il Governo abbia convinto la Lega a presentare parere negativo all’atto della votazione.

Il pressing tecnico-politico-deontologico ha dato un suo primo frutto.

Non c’ è da festeggiare per la riuscita (almeno fino ad oggi: il testo del ddl passerà in aula e probabilmente sarà ulteriormente modificato) dell’impegno della SIMM e di tante altre organizzazioni che ha portato al ripensamento sull’emendamento di nostro interesse, ma c’è comunque da essere seriamente preoccupati per il resto! Esistono infatti “determinanti politici” alla salute: scelte dettate da approcci esclusivamente ideologici, producono condizioni tali che escludono o compromettono percorsi di salute, indipendentemente dell’organizzazione dei servizi sanitari o da specifiche politiche sanitarie.

Sul sito di Stranieri in Italia, nell'archivio Briguglio, troverete l'elenco dei principali emendamenti al ddl sicurezza (A.S. 733) approvati dalle commissioni I e II del Senato (l'elenco completo e' allegato al resoconto della seduta del 5 Novembre). Questo il commento di Sergio Briguglio: “se questi emendamenti resisteranno al prosieguo dell'esame parlamentare ne sortira' una disciplina dello straniero tale da far rimpiangere la Bossi-Fini. Penso non solo e non tanto alle sanzioni su ingresso e soggiorno illegale, quanto ai 200 euro per ogni richiesta di rinnovo del permesso (pensate a una famiglia di cinque persone...), agli esami di lingua per il rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo, al contratto di integrazione a punti per poter soggiornare in Italia, al controllo della idoneita' dell'alloggio per ottenere l'iscrizione anagrafica, etc.” (SG)


6 novembre 2008. Un comunicato della Caritas Italiana. «Forte preoccupazione» è stata espressa oggi dal Coordinamento nazionale immigrazione della Caritas di fronte all'ipotesi di modifica di parte del testo unico sull'immigrazione in tema di sanità. Se approvata, con la modifica all'articolo 35 delle disposizioni di legge sull'immigrazione - modifica proposta dalla Lega Nord -, verrebbe meno l'attuale divieto di segnalare all'autorità giudiziaria l'irregolarità di stranieri negli ospedali e negli ambulatori. Oggi, infatti, a medici e personale sanitario è fatto divieto di denunciare i casi di immigrati non in regola con le norme di soggiorno che richiedano prestazioni sanitarie. «Il rischio è che si alimenterebbe in tal modo il proliferare di un'approssimativa sanità parallela e clandestina, con gravi rischi per la salute delle persone costrette a farvi ricorso» si legge in un comunicato della Caritas diramato alla chiusura, oggi a Roma, del primo incontro del Coordinamento che rappresenta le 220 Caritas diocesane operanti in tutt'Italia e che, nella capitale, si è confrontata sui temi della sicurezza e dei diritti umani. (ANSAmed).


6 novembre 2008. Appello del Parlamentare europeo Agnoletto contro l’emendamento Lega. L’europarlamentare del Prc Vittorio Agnoletto lancia un appello ai parlamentari italiani affinchè «respingano l'emendamento sull'immigrazione, che propone l'abolizione del divieto di segnalazione alle autorità degli immigrati senza permesso di soggiorno che richiedono assistenza sanitaria e la segnalazione per coloro che non possono pagare le prestazioni sanitarie». Per Agnoletto, «l'accoglimento di tale emendamento produrrebbe un ostacolo sostanziale al ruolo di garanzia del diritto alla salute attualmente svolto dal servizio sanitario pubblico sia nei confronti dei singoli che della collettività. Un ruolo e un servizio - continua Agnoletto - che sono ritenuti esemplari in Europa e che invece qualcuno nel nostro Paese vuole cancellare in nome di una pericolosa idea di differenziazione di diritti tra italiani e stranieri». (Adnkronos).

6 novembre 2008. Rinnovo dell’appello SIMM a respingere l’emendamento. In prossimità dell’esame, nelle Commissioni riunite I e II del Senato, degli emendamenti al ddl "sicurezza" (A.S. 733) la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni rinnova l’appello a ritirare o respingere l’emendamento che modifica l’art. 35 del T.U. sull’immigrazione. Un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso. Un emendamento di 5 senatori della Lega, propone l'abolizione del divieto di segnalazione alle autorità degli immigrati senza permesso di soggiorno che richiedono assistenza sanitaria. Prevede anche la segnalazione per coloro che non possono pagare le prestazioni sanitarie. Gli effetti di tali modifiche possono essere devastanti sul piano del diritto individuale e della salute pubblica oltre che essere inaccettabili sul piano deontologico.
Forte della condivisione sia in ambito scientifico che professionale con significative prese di posizioni, ad esempio, della Società Italiana di Pediatria, dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, dell’Associazione Culturale Pediatri, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, del Consiglio Nazionale dell’ordine degli Assistenti Sociali (vedi adesioni sul sito www.simmweb.it), la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), unitamente a Medici senza Frontiere (MSF) e Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), chiede di ritirare o di respingere l’emendamento (18.0.8) che modifica l’art. 35 del T.U. sull’immigrazione.


5 novembre 2008. Anche l’Ordine dei medici di Palermo sostiene l’iniziativa della SIMM. Il prof. Salvatore Amato, come presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo, esprime forte e legittima preoccupazione da parte medici e degli odontoiatri italiani riguardo agli emendamenti presentati da alcuni senatori in sede di esame del DDL 733 sull’immigrazione ed in particolare di quello volto ad abrogare il comma 5) dell’art.35 del DLgs 286/’98).
Il Presidente dell’Ordine palermitano si fa testimone dell'importanza che la norma fino ad ora praticata ha rappresentato come grande occasione di inclusione degli immigrati presenti nel territorio.
Palermo ha visto fiorire tantissime iniziative pubbliche che nell'interpretazione corretta della legge hanno consentito di curare anche in ottica transculturale tante persone altrimenti escluse con grave danno per la salute loro e nostra. L'Italia deve andare fiera di quanto fatto finora e non è possibile cancellare con un colpo di spugna i risultati con fatica raggiunti fin ad ora.
A nome dei medici di Palermo e provincia il Presidente condivide quanto fatto dalla SIMM ed è pronto ad intraprendere qualunque altra forma di iniziativa per il rispetto dei principi deontologici e di quelli di solidarietà, accoglienza e tutela della salute.


4 novembre 2008. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali raccoglie l’appello della SIMM. Con una lettera al Presidente ed ai Componenti della Commissione 1.a Affari Costituzionali e Commissione 2.a Giustizia  del Senato della Repubblica, il Consiglio Nazionale dell’Ordine Assistenti Sociali, ha sostenuto le ragioni espresse dalla SIMM che inducono a richiedere di “Ritirare l’emendamento che modifica l’art.35 del Decreto Legislativo 286/98 Testo Unico per l’immigrazione”.
La Presidente Franca Dente, scrive come tale emendamento mina radicalmente uno dei principi cardine della politica sanitaria nel nostro paese nei confronti dei cittadini stranieri, ed il diritto fondamentale e universale alla salute, così come sancito dall'articolo 32 della Costituzione apprezzata a livello europeo. L’abrogazione del comma 5 e la modifica del comma 4 e 6 comporterà un cambiamento di rotta che produrrà un incremento della clandestinità, l’impraticabilità di forme di tutela sanitaria e di aiuto sociale, l’aumento di focolai di malattie trasmissibili con ripercussioni sulla salute collettiva e, in particolare per gli assistenti sociali, la riduzione della possibilità di contatto e di interventi mirati all’inclusione sociale.


4 novembre 2008. Disponibile on-line un nuovo profilo di “POSIT – IL PAZIENTE IMMIGRATO”. Questo profilo è pubblicato in occasione del XXII Congresso "Aids e Sindromi Correlate" che si svolge a Palermo dal 6 e 7 novembre 2008 dal titolo " Infezione da HIV/AIDS: Nessuno è Lontano", dedicato prevalentemente al tema dell’immigrazione. Esso mira ad indagare abitudini e stili di vita della popolazione sieropositiva italiana e questa volta si è esplorato il profilo “Paziente Immigrato”.

E’ circa il 10% dei pazienti della coorte POSIT (n = 890) che è di altra nazionalità (n = 77), in particolare 12 pazienti con nazionalità CEE e 65 EXTRA CEE. Un po’ più giovani rispetto alla popolazione generale presa in esame, inaspettatamente non risultano particolari discrepanze con i dati relativi al totale della popolazione. Il paziente immigrato di POSIT è discretamente inserito nel contesto socio-economico italiano, per la maggior parte occupato (professione), un po’ più viaggiatore, come atteso, e con una instabilità psicologica un po’ più elevata, probabilmente ascrivibile al fatto che vive in un stato differente dal proprio. Si riconosce il limite dell’analisi su pochi pazienti presenti nel campione.


1 novembre 2008. PRO MEMO: Human rights of irregular migrants - Resolution 1509 (2006). “16.4. Dispensing with the duty of certain authorities (for example school authorities, doctors and medical authorities) to inform on the illegal status of migrants so as to avoid the situation where irregular migrants do not claim their rights through fear of identification as irregular migrants and fear of expulsion.”

Assembly debate on 27 June 2006 (18th Sitting) (see Doc. 10924, report of the Committee on Migration, Refugees and Population, rapporteur: Mr van Thijn). Text adopted by the Assembly on 27 June 2006 (18th Sitting).


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