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Interessante sentenza della Corte Costituzionale (n. 299/2010) che accoglie solo in minima parte il ricorso presentato dal Presidente del Consiglio contro molte disposizioni contenute nella Legge Regione Puglia 32/2009 ("Norme per l'accoglienza, la convivenza civile e l'integrazione degli immigrati in Puglia"), e lo respinge in misura preponderante. Di particolare interesse è il giudizio relativo alle disposizioni in materia di assistenza sanitaria. La Legge regionale pugliese prevede che gli stranieri assistiti con il codice STP abbiano diritto alla scelta del medico di medicina generale (cosa non prevista dalle disposizioni nazionali). La Corte dichiara legittima questa disposizione, dato che non altera le restrizioni sul tipo di cure cui lo straniero irregolarmente soggiornante ha diritto (cure urgenti e/o essenziali, anche a carattere continuativo). La Legge in questione prevede anche che "ai cittadini comunitari presenti sul territorio regionale che non risultano assistiti dallo Stato di provenienza, privi dei requisiti per l'iscrizione al SSR e che versino in condizioni di indigenza, sono garantite le cure urgenti, essenziali e continuative attraverso l'attribuzione del codice ENI (europeo non in regola). Le modalità per l'attribuzione del codice ENI e per l'accesso alle prestazioni, sono le medesime innanzi individuate per gli STP". La Corte, dichiara legittima anche questa disposizione, osservando come essa sia coerente con l'interpretazione delle disposizioni del D. Lgs. 30/2007 offerta dalla Circ. del Ministero della salute 19/2/2008 (notizia tratta da una nota di S. Briguglio). Ricordiamo che il 22 luglio scorso, la Corte Costituzionale (sentenza n. 269/2010) aveva respinto un analogo ricorso, anch’esso incentrato sui temi di tutela sanitaria, contro la legge regionale della Toscana (legge Regione Toscana 29/2009: “Norme per l’accoglienza, l’integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri in Toscana”).

  • Sentenza della Corte Costituzionale n. 299/2010 (Legge regionale Puglia)
  • Sentenza della Corte Costituzionale n. 269/2010 (Legge regionale Toscana)

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Caro Claudio, hai dedicato la tua vita ai più deboli... ed anche ai pazienti immigrati. Sei stato tra i primi iscritti della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni ed assiduo frequentatore dei Congressi di Palermo negli anni '90. Assieme ad altri medici volontari provenienti da tutto il Paese e primo tra i medici di medicina generale, in quegli incontri hai contribuito alla creazione ed alla definizione della Medicina dei Migranti in Italia. Partecipavi sempre con la tua cara famigliola con umiltà e discrezione e con grande impegno civile, umano e professionale in un momento in cui i migranti non avevano alcun diritto. La tua morte, avvenuta durante una visita domiciliare effettuata il pomeriggio di una domenica, quando non eri tenuto ad esserci, è una fulgida testimonianza della tua vita generosa ed eroica. Grazie.

Mario Affronti, Presidente della SIMM

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Il convegno svoltosi a Roma, presso la Regione Lazio, è stato occasione per presentare due volumi realizzati dall’Area sanitaria della Caritas di Roma: “Una porta aperta. La salute come occasione di incontro con la comunità cinese” e “Le parole della salute. Glossario medico per interpreti, mediatori e pazienti di lingua cinese”. Il primo contiene utili informazioni di tipo politico e sull’organizzazione sanitaria in Cina e considerazioni e dati socio demografici sui cinesi nel nostro paese. E’ anche descritta l’esperienza dell’Area sanitaria della Caritas nell’incontro con questa popolazione ed il percorso di emersione del diritto alla tutela sanitaria per gli immigrati. Il secondo è un prezioso strumento: un glossario medico italiano-cinese e cinese-italiano.


Materiali presentati nel corso del Convegno:

  • Scheda volume "Una porta aperta"
  • Scheda volume "Le parole della salute"
  • Gli immigrati cinesi in Italia (a cura del Dossier Statistico Immigrazione)
  • I pazienti cinesi nel Poliambulatoio Caritas
  • L'attività dell'Area Sanitaria della Caritas di Roma