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20 dicembre 2009. Alcuni rapporti sull’accesso alle cure degli stranieri privi di documenti per il soggiorno. Pubblicati quasi contemporaneamente nelle scorse settimane, sono i rapporti del PICUM e di MEDICI DEL MONDO che trattano del tema a livello internazionale e quello del NAGA di Milano che testimonia il proprio impegno nella città lombarda.
Il rapporto del Picum ha il titolo “Posizione riguardo ai Fondamentali diritti dei Migranti Privi di Documenti in Europa (Main Concerns about the Fundamental Rights of Undocumented Migrants in Europe) 2009”. Basato sulla rivisitazione degli eventi riportati nella PICUM newsletter durante l’anno 2008, il rapporto mette insieme sia un anno dei nuovi temi sull’immigrazione irregolare a livello europeo, nazionale e locale per incoraggiare una migliore comprensione della posizione relativa ai diritti umani dei migranti privi di documenti, sia i mille modi in cui la società civile in tutta Europa sta rispondendo a questa situazione dell’esclusione sociale. Il rapporto è consultabile in Inglese, Francese e Spagnolo.
Il rapporto di Medici del Mondo in base ad una propria ricerca del 2008 in 11 paesi europei, dimostra che le persone prive di documenti che vivono in Europa non sono venute per “sfruttare” il sistema di assistenza sociale e sanitaria europeo, né per farsi curare. Emerge come le violenze subite prima, durante e dopo la migrazione, unite alle loro condizioni di vita e di lavoro, influiscono sul loro stato di salute. Essi incontrano numerosi ostacoli all’accesso alla prevenzione, alle cure e alla copertura delle spese sanitarie. Questi ostacoli derivano da leggi restrittive, mancanza di informazioni, barriere amministrative e pratiche discriminatorie. Il loro follow-up medico è pertanto ampiamente insufficiente. Il 45% dei problemi di salute non è affatto trattato. I più vulnerabili di loro, le donne incinte e i bambini, non beneficiano neppure di una protezione particolare per l’accesso alle cure. Solo il 48% delle donne incinte è seguito durante la gravidanza. Dal rapporto emerge come le politiche sanitarie italiane siano tra le più inclusive tra quelle europee.
L’analisi dei dati raccolti dal Naga tra il 2000 e il 2008 che costituiscono una delle più grandi banche dati sull’immigrazione irregolare in Italia permette di sfatare alcuni “miti” radicati nell’immaginario comune italiano riguardo l’immigrazione irregolare e di mettere in luce alcune tendenze nell’evoluzione della popolazione straniera senza documenti che sarebbe arduo individuare attraverso altre fonti. L’utenza Naga è giovane, istruita, e occupata, ma relegata in occupazioni spesso saltuarie e sempre poco qualificate, ed esposta ad un notevole disagio abitativo. Il livello di istruzione e il tasso di occupazione dei cittadini stranieri irregolari è comparabile e in alcuni casi superiore a quello degli italiani. Al contrario, le loro condizioni socioabitative sono assolutamente critiche e lontanissime dagli standard italiani. Negli anni, si è evidenziato un notevole allungamento dell’anzianità migratoria dell’utenza Naga, segno della difficoltà nel trovare canali di uscita dalla clandestinità. (SG.12.09)
6 dicembre 2009. Nel blog saluteinternazionale.info un’area dedicata a Migrazione e Salute. Coordinata dal consigliere SIMM Maurizio Marceca e con il contributo di molti soci SIMM, questa sezione affronta il tema delle migrazioni sotto i seguenti punti di vista: condizioni di salute dei migranti; accessibilità ai servizi sociosanitari; disponibilità di dati di interesse sanitario e loro metodologia di raccolta; politiche e interventi per la salute dei migranti a livello internazionale, con particolare attenzione alla dimensione europea ed italiana.
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5 dicembre 2009. Regolarizzandi ed iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. Il primo provvedimento è stato adottato dalla Provincia autonoma di Trento del 16 ottobre e dopo un mese, il 18 novembre, è arrivata la decisione della Regione Piemonte. Adesso anche colf e badanti residenti in Emilia Romagna per i quali è stata richiesta la regolarizzazione e che sono in attesa di ricevere il permesso di soggiorno potranno iscriversi al Sevizio Sanitario Nazionale. Infatti, con la circolare 10/09 della Direzione generale sanità e politiche sociali della Regione Emilia Romagna, è stata prevista l’iscrizione provvisoria semestrale al SSN di colf e badanti, con proroga fino al rilascio del permesso di soggiorno, salvo cessazione nel caso in cui la domanda venga rigettata, archiviata o il rapporto di lavoro venga interrotto. Per l’iscrizione sarà sufficiente presentare copia alla AUSL copia della domanda di emersione. SIMM, ASGI, OISG e MSF hanno richiesto al prefetto Morcone del Ministero dell’Interno di ribadire tale diritto sull’intero territorio nazionale.
1 dicembre 2009. Circolare del Ministero dell’Interno sul “Divieto di segnalazione”. E’ stata diramata oggi una Circolare datata 27 novembre 2009 (n. 12) in cui il Prefetto Morcone recepisce la richiesta di chiarimento avanzata da SIMM insieme a MSF, OISG, ASGI nell’incontro del 15 ottobre presso il Ministero dell’Interno. Si ribadisce la permanenza del divieto di segnalazione verso gli stranieri irregolari che si rechino presso le strutture sanitarie. Il pacchetto sicurezza infatti, nonostante l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare ha mantenuto in vigore il dispositivo previsto dall’art. 35 del TU in cui si vieta espressamente la segnalazione dei cosiddetti irregolari. Questa circolare mette fine a quei dubbi interpretativi che avevano già spinto 14 Regioni ed una Provincia Autonoma ad emanare note di chiarimento sul tema.
7 novembre 2009. Prorogato l’avvio del Master in Medicina delle Emarginazioni, Migrazioni e Povertà (MEMP) a Roma. Prorogato al 19 dicembre 2009 il termine ultimo per l’iscrizione al V Master MEMP: l’avvio delle lezioni è previsto per l’11 gennaio con la settimana dedicata ai temi della salute della donna, del bambino e della famiglia immigrata. Nel Master Memp (8 settimane semiresidenziali in due anni) saranno affrontati gli aspetti medico-sociali, sociosanitari e politico-normativo dell’assistenza a tutti coloro che soffrono di traumi sociali, per approfondire tutta quella sfera della patologia in cui la noxa eziologica è la povertà, la discriminazione, la lesione sociale, il pregiudizio culturale. In particolare saranno affrontati temi della salute degli immigrati ed argomenti di salute globale. Il Master è rivolto fondamentalmente a medici, infermieri, ostetriche, farmacisti, psicologi, assistenti sociali, mediatori (con titolo da corso specifico), dirigenti ed altri operatori sociosanitari. Possono essere strutturati piani di studio individuali per altre professionalità. Per alcuni moduli saranno richiesti al Ministero della salute i crediti ECM per medici ed infermieri. Ai corsisti verrà rilasciato per ogni singolo modulo un attestato di partecipazione e, alla fine del Master, un certificato attestante il percorso didattico e la tesi sostenuta.
Per informazioni: Claudia Reale Tel. 06 66 50 27 103 Fax 06 66 50 27 119
Email: infomaster@idente.net Web:http://master.idente.net
27 ottobre 2009. Campagna “Divieto di segnalazione”. Sono 14 le Regioni ed una Provincia Autonoma che hanno voluto chiarire come il divieto di segnalazione (e quindi di denuncia) di un immigrato senza permesso di soggiorno che utilizzi le strutture sanitarie, sia tuttora in vigore. Nell’ordine di pubblicazione Toscana, Piemonte, Puglia, Lazio, Umbria, Marche, Liguria, Campania, Valle d’Aosta, Veneto, Calabria, Emilia Romagna, P.A. Bolzano, Molise, Sicilia, hanno sostanzialmente indicato (in vari modi e forme) che il personale (medico, paramedico, professionale, amministrativo, tecnico, operatori sociali, mediatori culturali, nonchè personale di polizia presente presso la struttura sanitaria che non può procedere a controlli o all’acquisizione di informazioni sui pazienti stranieri relative alla regolarità del loro soggiorno in Italia) che opera nelle strutture sanitarie, pur rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, è sottoposto all’obbligo del rispetto del divieto di segnalazione come previsto dall’art. 35, comma 5 del D. lgs n. 286/98. Nei giorni scorsi una delegazione SIMM, OISG, MSF e ASGI ha incontrato il sottosegretario Fazio con il suo consulente legale, ed il prefetto Morcone che hanno espresso parere favorevole per emanare una specifica circolare.
Le Regioni che si sono attivate dopo l’approvazione del “pacchetto sicurezza”
16 settembre 2009. Incontro a Roma dei rappresentanti dei GrIS per definire una organizzazione comune e strategie condivise. Da alcuni anni scelta strategica della SIMM è quella di favorire la conoscenza e la collaborazione tra quanti si impegnano a vario titolo per assicurare diritto, accesso e fruibilità all’assistenza sanitaria degli immigrati partendo da ciò che unisce e valorizzando l’esperienza di ciascuno. Ciò si traduce spesso in un lavoro in Rete che ha affinato una metodologia applicativa nei Gruppi locali Immigrazione Salute (GrIS), vere e proprie Unità Territoriali della SIMM. Presenti in varie realtà italiane si ritrovano su obiettivi condivisi che possiamo così riassumere:
1) di fare informazione e attivare discussioni sugli aspetti normativi specifici nazionali e locali, sulle iniziative intraprese nei servizi pubblici e nei servizi del volontariato e del privato sociale;
2) di 'mettere in rete' gruppi, servizi, persone, competenze e risorse sia assistenziali sia formative;
3) di elaborare proposte in termini politico-organizzativi;
4) di fare azione di ‘advocacy’ sulle istituzioni.
Per fare il punto su queste realtà territoriali, condividere alcuni aspetti organizzativi, definire una linea strategica comune, si è organizzato questo primo Incontro Nazionale che si configura come un incontro di lavoro.
Hanno partecipato rappresentanti dei GrIS Lazio, Emilia Romagna, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Piemonte, Veneto, Lombardia, Sardegna, Bolzano. Sono stati invitati anche dei soci SIMM della Liguria, Toscana e Puglia con l’auspicio di avviare a breve altri GrIS locali.
15 settembre 2009. Seminario nazionale Salute senza Esclusione. Sperimentazione di interventi per la promozione dell’accesso ai servizi sanitari e dell’educazione alla salute per la popolazione Rom e Sinta in Italia. E’ la prosecuzione a livello nazionale dell’esperienza del GrIS Lazio nei campi Rom con una riflessione metodologica per un approccio efficace. E’ stato prodotto del materiale specifico che sarà distribuito durante il seminario. E’ a partecipazione gratuita ma è necessario iscriversi anticipatamente. Per informazioni dal lun al ven 9,30 -13,00 Tel. 06-44340247. Ente organizzatore Area sanitaria Caritas di Roma.
10 agosto 2009. Non sara' richiesta l'esibizione del permesso di soggiorno ai fini della dichiarazione di nascita e del riconoscimento del figlio. Lo chiarisce una Circolare del Ministero dell’Interno del 7 agosto 2009. La cosa e' estremamente positiva, e, come afferma Sergio Briguglio, mette al riparo, limitatamente a questo profilo, la legge appena entrata in vigore dall'accusa di illegittimita' costituzionale. Ecco cosa dice la circolare limitatamente a questo punto: “... Per lo svolgimento delle attività riguardanti le dichiarazioni di nascita e di riconoscimento di filiazione (registro di nascita - dello stato civile) non devono essere esibiti documenti inerenti al soggiorno trattandosi di dichiarazioni rese, anche a tutela del minore, nell'interesse pubblico della certezza delle situazioni di fatto. L'atto di stato civile ha natura diversa e non assimilabile a quella dei provvedimenti menzionati nel citato art. 6 ...”.
10 agosto 2009. Il punto sulla copertura sanitaria di cittadini stranieri over 65 anni in Italia per motivi familiari. Con il D.Lgs 160/2008, è stata normata la copertura sanitaria per gli stranieri over 65 anni presenti per motivi familiari. Questi infatti non hanno più il diritto all’iscrizione obbligatoria al SSN ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 286/98 ma devono stipulare una polizza assicurativa privata o iscriversi volontariamente al SSN pagando una quota stabilita da apposita normativa.
Alcune circolari dei Ministeri dell'Interno e quello del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, anche contraddittorie, hanno cercato di definire la norma. La Regione Lazio ha ben sintetizzato e chiarito il diritto.
Proviamo a riassumere.
Testo del Decreto legislativo 160 del 2008
I circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
II circolare del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Circolare Regione Lazio
4 agosto 2009. Approvata la regolarizzazione di colf e badanti. E’ stata pubblicata la legge di conversione del decreto-legge 78/2009 (decreto anticrisi), che consente la regolarizzazione di colf e badanti. Si tratta della Legge 102/2009.
31 luglio 2009. Emanata una circolare del Ministero dell'interno relativa al soggiorno dei cittadini dell'Unione europea. Chiarimenti anche sulla TEAM. Pubblicata una circolare a seguito di una Comunicazione della Commissione dell'Unione europea sull'applicazione della Direttiva 2004/38/CE.
Scarica:
Vi si chiarisce che
a) le risorse economiche necessarie per il soggiorno di durata superiore a tre mesi per studio o per altri motivi diversi dal lavoro vanno valutate, se formalmente insufficienti (inferiori, cioe', alla soglia prevista dalle disposizioni sul ricongiungimento degli stranieri), in modo non rigido, ma considerando la situazione personale del cittadino dell'Unione. Rilevano sia le risorse a carattere periodico, sia quelle accumulate in forma di capitale. Le risorse possono anche essere messe a disposizione da terzi. Se occorre, se ne puo' verificare esistenza, entita' e legittimita';
b) il possesso della tessera sanitaria europea (TEAM) in corso di validita' e' equivalente alla disponibilita' di assicurazione sanitaria in tutti i casi (es.: studenti o lavoratori distaccati) in cui il cittadino dell'Unione europea non intenda trasferire la residenza in Italia. In tali casi, sussiste comunque l'obbligo di registrazione anagrafica quando il soggiorno duri piu' di tre mesi. Tale iscrizione viene effettuata nello schedario della popolazione temporanea di cui all'art. 8 L. 1228/1954 e all'art. 32, co. 1 DPR 223/1989. L'iscrizione puo' essere effettuata, se necessario, anche per periodi di durata superiore a un anno, salvo l'obbligo di revisione annuale. Si noti come prevalga, ai fini dell'iscrizione del cittadino dell'Unione europea nello schedario il termine di tre mesi previsto dal D. Lgs. 30/2007 rispetto a quello di quattro mesi previsto dall'art. 32 DPR 223/1989 (fonte: Sergio Briguglio)
30 luglio 2009. Una campagna per garantire i figli ai loro genitori. Un’altro punto critico del “pacchetto sicurezza” è il tema del rischio di non poter fare dichiarazione di nascita e riconoscere un figlio naturale da parte di genitori senza permesso di soggiorno. L’interpretazione della norma è più complessa e necessita di una circolare esplicativa (mentre nel caso del "divieto di segnalazione" è atto dovuto e di semplice chiarimento, in questo caso bisogna forzare l’interpretazione ma è doveroso farlo per evitare “la fuga dagli ospedali” da parte delle mamme straniere irregolari con grave rischio per la vita per loro e soprattutto per i neonati!!!)
Due lettere “appello” firmate anche dalla SIMM
Una nota di chiarimento del Viminale ... che non convince.