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Società

Il diritto all’assistenza

Coordinamento nazionale

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Gennaio - Giugno 2009

9 giugno 2009. Ad Ancona un convegno sulla salute degli immigrati. Si è svolto oggi un Convegno rivolto a coloro che sono coinvolti nell'analisi del profilo di salute della popolazione immigrata e nella programmazione dei servizi sanitari. È infatti sempre più necessario conoscere quali siano le condizioni di salute di questa popolazione in continua espansione e che oggi rappresentano circa il 7% della popolazione residente in Italia. E' stata presentata una metodologia di analisi per la lettura della domanda di salute degli immigrati e delle risposte che i Sistemi Sanitari Regionali offrono, allo scopo di avere informazioni omogenee e confrontabili tra le Regioni e tra queste ed i livelli istituzionali nazionali. Fino ad oggi, infatti le analisi sulla salute della popolazione immigrata, effettuate a vari livelli, hanno utilizzato differenti “definizioni di caso”- immigrato -, differenti metodologie d'indagine, fonti diverse per acquisire le informazioni, differenti indicatori, risultando quindi difficilmente confrontabili. Per superare tali criticità è stato elaborato e sperimentato in sei regioni e due province, in collaborazione con istituzioni nazionali, un set di indicatori, adoperando fonti informative correnti e quindi utilizzabili da tutte le Regioni. La condivisione di tale sperimentazione potrà essere base per una evoluzione di analisi e della creazione di strumenti sempre più adeguati.


23 maggio 2009. A Palermo manifestazione nazionale “io non respingo” e su radio rai3 una trasmissione dedicata all’emergenza immigrazione ... con un altro punto di vista. Con l’adesione della SIMMSocietà Italiana di Medicina delle Migrazioni – e del GrISGruppo Immigrazione e Salute  Sicilia -, altre 15 associazioni manifestano a Palermo (piazza Massimo) “contro tutte le mafie ed il razzismo”. Le organizzazioni partecipanti chiedono “dopo la decisione del Governo di rinviare in Libia centinaia di donne, uomini e minori non accompagnati diretti verso il nostro paese” di “rivedere le politiche di accoglienza dei migranti rispettando i diritti umani e gli accordi internazionali”. “L’atteggiamento messo in atto dai rappresentanti del Governo in questi giorni costituisce fonte di grave allarme per i tantissimi italiani membri e sostenitori delle organizzazioni impegnate per soccorrere coloro che arrivano sul territorio nazionale spinti dalla disperazione, dalla miseria, dalla fame. A questi cittadini stranieri nessuno può negare i trattamenti previsti da specifici accordi internazionali sottoscritti anche dall’Italia”.

 

In mattinata, radio rai3 ha dedicato l’intera trasmissione “uomini e profeti” al tema dell’immigrazione con il titolo: “Stranieri in Italia: soprattutto un'emergenza di giustizia e di umanità”. Gabriella Caramore ha incontrato in questa puntata Salvatore Geraci della SIMM, ed il filosofo Sergio Givone.


10 maggio 2009. Lettera aperta al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio sui rinvii di migranti e richiedenti asilo verso la Libia. SIMM (Società Italiana Medicina delle Migrazioni), Amnesty International Italia, Associazione ARCI, ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione), Associazione Progetto Diritti, Associazione Senza Confine, Casa dei Diritti Sociali, Centro Astalli – JRS Italia, FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia), CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati), Centro Ex Canapificio – Castevolturno, associazioni appartenenti al Tavolo Asilo, si appellano oggi pubblicamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiedere attenzione verso i diritti umani e il diritto d’asilo, il quale risulta profondamente a rischio a seguito della politica perseguita dall’Italia nel Mediterraneo.


7 maggio 2009. La SIMM ed altre ONG contro il reato di ingresso e soggiorno illegale. "Il reato di ingresso e soggiorno illegale mette a rischio l'accesso ad alcuni diritti fondamentali dei migranti, sia adulti che minori". Lo affermiamo noi della SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni - congiuntamente a Amnesty International, Associazione studi giuridici sull'immigrazione, Consiglio italiano per i rifugiati, Medici Senza Frontiere, Save the Children e ci appelliamo ai parlamentari affinché stralcino l'art. 21 del ddl 2180 o esprimano voto contrario.
"Le organizzazioni firmatarie - si legge nell'appello - sono fortemente preoccupate dal fatto che i migranti, per timore di essere denunciati con conseguenze di rilievo penale, sarebbero indotti a sottrarsi al contatto con tutti gli incaricati di pubblico servizio, in qualunque ambito, innescando un'allarmante situazione di compromissione dei diritti fondamentali. Il timore di avvicinarsi a ogni tipo di servizio pubblico escluderebbe dall'accesso all'assistenza e ai diritti soprattutto le fasce più deboli della popolazione migrante, quali le vittime di tratta, i minori e le altre persone vulnerabili. Ne sarebbero probabilmente anche colpiti coloro che hanno una situazione di soggiorno regolare ma precaria" conclude l'appello. (ANSA del 6 maggio 2009).
•    Scarica l’Appello del 6 maggio 2009


7 maggio 2009. L’ASGI riassume lo stato della situazione sul “pacchetto sicurezza”. Ieri il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato, ha deliberato l’assenso a porre la questione di fiducia sul disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, attualmente all’esame della Camera dei Deputati. Successivamente alla riunione del Consiglio dei Ministri, il ministro dell'Interno ha illustrato la situazione in una conferenza stampa (link).
La fiducia sui tre maxiemendamenti al disegno di legge verrà posta martedì 12 maggio per essere votata mercoledì 13 maggio (link). Previsto invece per giovedì 14 maggio, con diretta televisiva, il voto finale sul provvedimento. La prima bozza 'Pacchetto Sicurezza' era stata illustrata quasi un anno fa, il 21 maggio 2008 (link)  , dal ministro dell'Interno Maroni nel corso di una conferenza stampa che ha fatto seguito al primo Consiglio dei ministri del IV Governo Berlusconi riunito, in via straordinaria, nella prefettura di Napoli.

Sull'argomento:


11 gennaio 2009. Il MEMP ricorda il prof. Serafino Mansueto. Nell’ambito del IV Master in Medicina dell’Emarginazioni, Migrazioni e Povertà (MEMP), giunto al VII Modulo, viene dedicata la mattina del 20 gennaio (Masterday aperto anche ai non iscritti al master MEMP) al ricordo del prof. Serafino Mansueto “maestro di scienza e di umanità”. In particolare Mario Affronti, suo collaboratore da sempre, lo ricorderà riproponendo una lezione di clinica di malattie infettive cara al professore e Marco Mazzetti presenterà una riflessione legata al tema della settimana del master (psicotraumatologia e migrazione) nello stile “umanistico” tipico del prof. Mansueto dal titolo “Il trauma della migrazione: radici, cultura, attualità”.


10 gennaio 2009. NOTIZIE REGIONI. ENI in Piemonte – Proroga. Considerata la permanenza, sul territorio piemontese, di comunitari non in grado di regolarizzare completamente la propria presenza, l'assessorato alla sanità della Regione Piemonte, ha prorogato l'impiego del codice ENI agli indigenti ed ha introdotto la possibilità di iscrizione volontaria per i comunitari (ed i loro familiari) che abbiano iscrizione anagrafica e dichiarano di possedere idonei mezzi di sussistenza. LM


7 gennaio 2009. NOTIZIE REGIONI. Friuli in subbuglio per proposta Lega. Sull’esempio dei senatori leghisti nell’ambito del pacchetto sicurezza prossimamente in votazione al Senato, anche a livello locale sono state avanzate proposte per obbligare alla segnalazione medici e personale socio-assistenziale che intervengono in ambito sanitario nei confronti di cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno. La reazione dei medici e degli operatori è stata unanime e si evidenziano spaccature nella stessa maggioranza (vedi posizione dell’Assessore regionale alla sanità). SG


5 gennaio 2009. Fortezza Europa: 1.502 morti alle porte dell’Ue nel 2008. Ad avvistarlo è stato un pescatore, nel pomeriggio dello scorso 26 dicembre. Il cadavere galleggiava tra gli scogli di Melilla, in Marocco. È la vittima numero 1.502 del 2008. Tanti sono i migranti morti alle porte dell’Ue nell’anno appena trascorso. Il 23% in meno rispetto al 2007, ma non in Sicilia, dove le vittime sono passate in un anno da 556 a 642. Dal 1988 le vittime della Fortezza Europa sono almeno 13.351. Almeno. Perchè il dato reale non lo conosceremo mai. (Fortress Europe)


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