Si evince da uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato sul numero di febbraio dello European Journal of Public Health, che negli individui stranieri si registra un ritardo nella diagnosi di SARS-CoV-2 rispetto ai cittadini italiani, con le conseguenti peggiori sequele che una diagnosi tardiva comporta in termini di morbilità, ricoveri e mortalità.
Le cause di una diagnosi ritardata vanno verosimilmente ricercate nel difficile accesso ai servizi sanitari, che è uno dei determinanti della salute, in particolare alla medicina territoriale e ancora più nello specifico alla medicina generale, elemento cardine della prevenzione e della diagnosi precoce.
Ci ricorda anche il sito EPICENTRO quanto fondamentale sia garantire ai cittadini stranieri l'accesso precoce al percorso diagnostico-terapeutico e alla vaccinazione anti-COVID-19, per facilitare il controllo della trasmissione della SARS-CoV-2 e migliorare gli esiti di salute globale.
Qui è disponibile l’articolo open access “Epidemiological characteristics of COVID-19 cases in non-Italian nationals notified to the Italian surveillance system” pubblicato sul numero di febbraio dello European Journal of Public Health