Categoria: News

Sul numero 21 (16 giugno 2010) della rivista “Infermieri in rete” è apparso un articolo dal titolo “Le malattie infettive dei migranti”. Tale articolo fa riferimento al IV Congresso di Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni, tenutosi a Torino il 15 e 16 aprile 2010. L’articolo citato, pur nella giusta ottica di minimizzare il tema delle malattie infettive tra gli immigrati e nel contempo sottolinearne la criticità, riportando parzialmente alcuni dati e la loro mancata contestualizzazione suggerisce interpretazioni errate, che possono causare ingiustificati allarmismi. Per tale motivo la SIMM ha scritto una nota di precisazione che, in parte, è stata pubblicata sul numero 29 (8 settembre 2010) della stessa rivista on line con il titolo “A proposito delle malattie dei migranti ...” Con questa nota, l’infermiera Daniela Panizzut in rappresentanza del Consiglio di Presidenza della SIMM, ha voluto sottolineare come il dovere degli operatori sanitari sia anche “quello di non creare falsi allarmismi e di sollecitare le strutture sanitarie a prendersi carico della salute dei migranti, favorendo l’accesso ai servizi, così come previsto dalla legislazione vigente”.

  • La nota della SIMM del 14 luglio 2010
  • L’articolo del 16 giugno 2010
  • La rettifica del 8 settembre 2010

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Il 9 settembre 2010, presso la sede del Servizio Attività Sociosanitarie Cittadini Immigrati e Senza Fissa Dimora - S.A.S.C.I., dell'ASL Napoli 1, si sono riuniti 12 operatori, di cui alcuni soci SIMM, provenienti da due province (Napoli e Salerno) e da 8 strutture e, concordemente sono stati promotori del GrIS Campania. Chi volesse aderire può inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Questa nuova rete locale si affianca ai GrIS Lazio, Trentino, Alto Adige, Sardegna, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna; è anche da stimolo per i gruppi liguri, toscani e pugliesi in via di costituzione e connota la SIMM come una vera rete di reti.

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Nel luglio 2010, il Cnel - Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, ha presentato il Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia che, giunto alla sua settima edizione, misura il grado di inserimento socio-occupazionale degli stranieri nei nostri territori sull’integrazione in Italia. Con un punteggio di 60,82 l'Emilia Romagna si colloca all'interno della graduatoria assoluta nella fascia alta e non massima. Il suo punto di forza è nelle condizioni di inserimento sociale che offre, in particolare per quel che riguarda l'inserimento scolastico, il tasso di naturalizzazione e il tasso di costitutività familiare. Al secondo posto troviamo il Fruili Venezia Giulia, seguito da Lombardia, Lazio e Veneto. In fondo alla classifica si colloca la Sardegna preceduta dalla Puglia e dalla Sicilia. Il rapporto fornisce anche le graduatorie differenziali che misurano il potenziale di inserimento riservato agli stranieri rispetto a quello di cui godono gli italiani. In questo caso la maggior parità nell'inserimento socio-occupazionale è garantita dalla Sicilia, seguita da Piemonte, Molise, Sardegna e Trentino Alto Adige. Mentre l'Emilia Romagna si trova al 12° posto e a chiudere la classifica c'è la Puglia.

Per informazioni:

  • www.portalecnel.it
  • clicca qui per leggere/scaricare il rapporto