Migrazione e Trauma: Formazione per le Commissioni Territoriali delle Prefetture della Regione Veneto

Categorie: SIMM Formazione

Le Commissioni Territoriali per il Riconoscimento delle Protezione Internazionale, in quanto autorità competente all’esaminazione delle domande di asilo presentate sul territorio nazionale, svolgono un lavoro che li porta costantemente a conoscere situazioni di grave vulnerabilità connesse spesso a traumi pregressi dei soggetti che presentano domanda.

L’esperienza delle organizzazioni che si occupano di esame diretto delle domande di richiesta di asilo a livello internazionale ed anche la letteratura internazionale hanno sottolineato come le persone che lavorano a diretto contatto con persone traumatizzate tendono ad essere più a rischio di burn out o trauma secondario.

Come è ben evidenziato nelle Linee guida per la programmazione degli interventi di assistenza e riabilitazione nonché per il trattamento dei disturbi psichici dei titolari dello status di rifugiato e dello status di protezione sussidiaria che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale"emanate dal Ministero della Salute nell’aprile del 2017, è infatti importante tutelare la salute degli operatori coinvolti nell’accoglienza e presa in carico delle vittime e la loro formazione.

All'interno di tali premesse SIMM e UNHCR hanno costruito una formazione rivolto ai componenti delle Commissioni territoriali della Regione Veneto, che ha l’obiettivo di approfondire le principali vulnerabilità psichiche di cui possono essere portatori richiedenti asilo e rifugiati e di fornire strumenti di supporto ai partecipanti per il raggiungimento di un certo grado di autonomia emotiva, il mantenimento di un alto livello motivazionale e al fine di prevenire la traumatizzazione vicaria e fenomeni di burn out favorendo l’integrazione di ruoli e funzioni dei partecipanti.

La prima giornata, 28 settembre, intende introdurre i partecipanti alla riflessione sui temi di interesse, in particolare si intende attivare una riflessione sul complesso intreccio che lega salute e migrazione, con particolare riguardo alla salute mentale.Accanto a questo verrà affrontato il tema del trauma, dei traumi che possono essere legati al percorso migratorio e quali sono gli strumenti e le strategie di approccio possibili per i funzionari delle Commissioni Territoriali. In particolare si approfondirà il legame tra narrazione, traumi pregressi e criterio di ‘vericidità’.

La seconda giornata, 8 ottobre, intende affrontare il tema del ruolo e del coinvolgimento emotivo dei professionisti il cui ruolo richiede il contatto e l’ascolto di storie particolarmente pesanti. Il tema è quello del trauma vicario e l’obiettivo è quello di gettare le basi per conoscere e riconoscere i meccanismi che ne sono alla base e le strategie per affrontarlo.