Esperienze

Categoria: Esperienze

Il Naga è un'associazione di volontariato laica e apartitica che si è costituita a Milano nel 1987 allo scopo di promuovere e di tutelare i diritti di tutti i cittadini stranieri, rom e sinti senza discriminazione alcuna.

  • Il Naga riconosce nella salute un diritto inalienabile dell'individuo.

 Il contatto diretto e quotidiano con stranieri irregolari e non, rom e sinti permette di interpretarne i bisogni e di individuare risposte concrete, nonché di avanzare proposte, richieste, rivendicazioni nei confronti di strutture sanitarie e istituzioni politiche. Gli oltre 300 volontari del Naga garantiscono assistenza sanitaria, legale e sociale gratuita a cittadini stranieri irregolari e non, a rom, sinti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura oltre a portare avanti attività di formazione, documentazione e lobbying sulle Istituzioni.
 
L'associazione non si pone in alternativa o in concorrenza con i servizi sanitari pubblici, né desidera deleghe nell'ambito di un settore che rientra tra le funzioni preminenti dello Stato sociale; si propone, anzi, di estinguersi come inevitabile conseguenza dell'assunzione concreta e diretta del "problema" da parte degli organismi pubblici preposti.
 
In un anno, vengono svolte dal Naga più di 15.000 visite ambulatoriali, oltre 800 persone che vivono nelle aree dismesse della città vengono contattate dal servizio di Medicina di Strada, centinaia sono i lavoratori di strada cui i volontari dell'unità di strada Cabiria offrono un servizio di prevenzione e riduzione del danno sanitario, centinaia sono i soggetti cui l'associazione offre tutela legale gratuita. Dal 2001, inoltre, i volontari del Centro Naga Har prestano assistenza legale e sociale a richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tortura.

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20 giugno 2014: Giornata mondiale del rifugiato. La SIMM, oltre ad un convegno a Senigallia, ha scelto per partecipare attivamente a questa giornata, in un momento storico di grande impegno e problematicità per l’Italia, l’immagine del Palazzo Selam. Questo è un edificio occupato situato nella periferia di Roma Sud; gli abitanti, circa 1.200, sono per la quasi totalità titolari di un tipo di protezione internazionale, persone che vivono a Roma da più di 5 anni e che senza alcuna possibilità di essere accolti o integrati nella città hanno trovato in Selam una casa. Da 8 anni l’Associazione Cittadini del Mondo ha allestito all’interno del palazzo uno sportello socio-sanitario e segue le vicissitudini dell’edificio. E’ stato prodotto un report, grazie ai racconti degli abitanti, che ricostruisce la strana storia dell’occupazione, prima legale poi divenuta illegale e quindi completamente abbandonata a sé insieme all’edificio che negli anni è diventato sempre più fatiscente. Negli ultimi mesi la situazione è divenuta ancora più drammatica a causa di centinaia di nuovi arrivati con gli ultimi sbarchi, che fanno del palazzo una tappa nella loro migrazione nascosta verso il nord Europa. E Selam è sempre più invisibile; trovandosi lontano dal centro di Roma e dal primo quartiere abitato, è stato facilmente ignorato da tutti e gli stessi abitanti riferiscono di sentirsi degli hedertena ovvero “fantasmi che non si vedono”. Presentata la problematica durante una riunione del GrIS Lazio, si sta pianificando un intervento coordinato tra associazioni ed istituzioni per garantire percorsi di tutela sanitaria, di prevenzione e di cura.

  • Scarica il Report 2014
  • Video sul "palazzo di vetro" Selam
  • Articolo del The New York Times del 15 giugno 2014
  • Info e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • www.associazionecittadinidelmondo.it

15 novembre 2010. L’associazione Cittadini del Mondo ha inaugurato la prima Biblioteca Interculturale del X Municipio di Roma. La Biblioteca, voluta e gestita dall’associazione Cittadini del Mondo che lavora anche in ambito sanitario garantendo un ambulatorio STP in una Asl di Roma, ha sede presso la succursale dell’Istituto Superiore Jean Piaget (entrata in via Cincinnato 55 – Metro A Porta Furba Quadraro) e contiene, per il momento, circa 1.200 libri in diverse lingue (romeno, bengali, arabo, cinese, hindi, urdu, farsi, russo ecc.), narrativa per ragazzi e saggistica sul tema delle migrazioni e dell’intercultura. Scopo dell’associazione è di creare uno spazio culturale d’incontro, conoscenza e condivisione tra italiani e stranieri, un luogo dove praticare concretamente percorsi di convivenza basati sul reciproco rispetto, senza pregiudiziali chiusure identitarie. Anche questo è concreto impegno per la salute.

  • La Biblioteca è aperta il lunedì e il giovedì dalle 15,30 alle 18,00.

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8 ottobre 2010. La salute come occasione di incontro con la comunità cinese. Il convegno svoltosi a Roma, presso la Regione Lazio, è stato occasione per presentare due volumi realizzati dall’Area sanitaria della Caritas di Roma: “Una porta aperta. La salute come occasione di incontro con la comunità cinese” e “Le parole della salute. Glossario medico per interpreti, mediatori e pazienti di lingua cinese”. Il primo contiene utili informazioni di tipo politico e sull’organizzazione sanitaria in Cina e considerazioni e dati socio demografici sui cinesi nel nostro paese. E’ anche descritta l’esperienza dell’Area sanitaria della Caritas nell’incontro con questa popolazione ed il percorso di emersione del diritto alla tutela sanitaria per gli immigrati. Il secondo è un prezioso strumento: un glossario medico italiano-cinese e cinese-italiano.

Materiali presentati nel corso del Convegno:

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2 dicembre 2010. A Bergamo ancora un’occasione persa. L’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Bergamo, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, la Caritas Diocesana ed oltre una decina di consiglieri comunali avevano proposto alla Giunta Comunale di Bergamo, per un segno di riconoscenza civica, l’Associazione Oikos. Si tratta di una associazione di volontariato che da anni gestisce, in locali messi a disposizione dagli Ospedali Riuniti di Bergamo, un ambulatorio di medicina generale per cittadini non aventi diritto all’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (tra di essi rientrano buona parte dei cittadini extracomunitari senza permesso di soggiorno, ma anche un certo numero di cittadini UE sprovvisti di copertura sanitaria da parte del proprio paese di origine). La presidente dell’Oikos, socia SIMM, è anche portavoce del GrIS Lombardia. La proposta è stata purtroppo respinta dalla Giunta Comunale che ha accettato il niet imposto dalla Lega e ha ritenuto non meritevole l’attività di Oikos perché rivolta anche ai cittadini stranieri irregolari. Ancora una volta si è persa l’occasione per ridurre un clima di tensioni ed attriti politici e sociali che certamente fa male a tutti, italiani e stranieri! (SG)