SIMM

Categoria: SIMM

La SIMM ha prodotto documenti, raccomandazioni e rapporti spesso in collaborazione con altri Gruppi (vedi pagina "rapporti con partecipazione SIMM"), con una filosofia di lavoro di rete, di volontà di creare alleanze e supporti reciproci partendo da ciò che unisce o che può essere reciprocamente stimolante ed arricchente, con l'obiettivo di promuovere una salute senza esclusioni.

Riportiamo i testi più significativi. • La formazione per la SIMM

  • 2004: Raccomandazioni SIMM sulla formazione
  • 2010: Indicazioni metodologiche condivise con le Regioni

  • SIMM & SIP/GLNBI

Da anni esiste una stretta collaborazione tra SIMM e Gruppo di Lavoro Nazionale del Bambino Immigrato e dal 2003 si è formalizzato in convegni congiunti (alcuni in collaborazione con l'ISMU) che hanno prodotto delle raccomandazioni finali:

  • 2005: Raccomandazioni II Convegno Nazionale Congiunto
  • 2007: Raccomandazioni del III Convegno Nazionale Congiunto
  • 2010: Raccomandazioni del IV Convegno Nazionale Congiunto
  • 2011: Comunicato stampa con SIP

  • Simm sul bambino straniero

Il Consiglio di Presidenza della SIMM ha chiesto al socio Marco Mazzetti di analizzare l’impatto delle politiche sulla scuola e sulla presenza di figli di immigrati alla luce del bisogno di una sana crescita psicologica del bambino straniero. Il suo contributo è la posizione della SIMM.

  • 2009:_ Documento SIMM “Di quali leggi abbiamo bisogno” di Marco Mazzetti

  • SIMM & ACP
  • 2011: I ragazzi di Lampedusa. L’Associazione Culturale Pediatri e la Società italiana di Medicina delle Migrazioni esprimono la propria preoccupazione per l’attuale situazione dei minori migranti sbarcati a Lampedusa.

  • SIMM & FIMP
  • 2007: Adesione proposta accesso al pediatria di famiglia per ogni bambino straniero presente in Italia anche in condizione di irregolarità e clandestinità

  • SIMM & OISG

Una collaborazione ormai consolidata è con l'Osservatorio Nazionale sulla Salute Globale di cui alleghiamo i documenti più significativi:

  • 2004: Immigrati: diritti negati a Lampedusa

  • SIMM & Opera Nomadi

Una particolare attenzione è certamente posta dalla nostra Società alla popolazione Rom e Sinta, e questo tema da qualche anno trova spazio nei nostri Convegni. L'Opera Nomadi ha da tempo avviato una riflessione sui temi sanitari e affidato alla SIMM di coordinare questa riflessione comune.

Riportiamo il documento finale di sintesi del Gruppo Sastipè degli ultimi Seminari  Nazionali:

  • 2008: Sastipè - Sanità

 DOCUMENTI VARI

  • 2010 - Documento di sintesi: "Per un sistema socio-sanitario culturalmente competente, equo e di qualità" (ISS e Min. Sal.; Caritas)
  • 2010 - La nota della SIMM sulle malattie infettive del 14 luglio
  • 2007 - Documento con IOM su TB, AIDS e Mobilità Umana (in inglese)
  • 2004 - Commento documento programmatico governativo 2004 - 2006
  • 2003 - Nota per il CNEL: Contributo per la proposta di documento programmatico relativo alla politica dell'immigrazione

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Riportiamo dei documenti e degli articoli che permettono di ricostruire il percorso della Medicina delle Migrazioni in Italia. Vogliamo però inquadrare il tutto nell'analisi dei sistemi sanitari per capire l'oggi con lo spessore della storia. Ripercorriamo i temi della medicina delle migrazioni e della salute degli immigrati attraverso gli articoli di due autori che negli ultimi 20 anni sono stati testimoni attenti delle politiche sanitarie in questo ambito. Infine riportiamo le considerazioni di un ministro della salute che ha firmato, nel passato, una importante legge sull'immigrazione. - Gavino Maciocco, 2006: Le riforme dei sistemi sanitari nell'era della globalizzazione
- Salvatore Geraci, 2005: La medicina delle migrazioni in Italia: un percorso di conoscenza e di diritti
- Salvatore Geraci, 2007: Luci ed ombre delle politiche sanitarie per gli immigrati alla fine del 2007
- Maurizio Marceca, 2007: La salute degli stranieri tra fatti, contraddizioni e cambiamenti (rapporto ISMU 2007)
- Maurizio Marceca 2006: La salute degli immigrati (rapporto ISMU 2006)
- Livia Turco, 2006: La prevenzione per la promozione della salute e l'integrazione dei popoli
- Salvatore Geraci 2005: considerazioni e dati sulla salute degli immigrati (rapporto Caritas-Migrantes 2005)
- Salvatore Geraci 2006: La sindrome di Salgari
Commissione ministeriale Salute e Immigrazione 2006-2008

- Insediamento Commissione Salute e Immigrazione, 12 dicembre 2006
- I Commissari
- Sintesi dei lavori della Commissione (luglio 2007)
Documenti internazionali

  • Bratislava Declaration on health, human rights and migration - 23 novembre 2007
  • Conclusions and Recommendations Conferenza di Lisbona: Salute e migrazioni nell'Unione Europea - 27 e 28 settembre 2007

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21 aprile 2015. Lo sbarco dei Mille a….Palermo con una decina di scabbie e di varicelle. Considerazioni di un medico sui fatti narrati da “la 7” il 19.04.15 sera, in merito al pericolo di contagio della popolazione a causa del mancato controllo. Il giorno 18 aprile u.s., nottetempo, tramite il 118, due giovani cittadini dalla pelle scura ed ignoti arrivano, dopo un breve passaggio al Pronto Soccorso, nel reparto di Medicina Interna del Policlinico di Palermo, dove presto la mia attività di dirigente medico internista, e dove il piano di contingenza dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia ha previsto la pronta disponibilità di due posti letto per l’accoglienza sanitaria degli sbarcati, dopo il primo filtro al porto ad opera degli operatori socio-sanitari dell’ASP, della Croce Rossa Internazionale e di altri enti ed associazioni del terzo settore. Diagnosi d’ingresso: malattia esantematica con febbre il primo e scabbia il secondo. Si viene a sapere che i due giovani sono stati prelevati nelle adiacenze della locale Stazione Centrale dove giacevano per terra sotto una coperta improvvisata da almeno tre giorni. Non si riesce a comunicare per problemi linguistici. Le condizioni generali sono scadenti; pessime quelle igieniche. Si vedono sui loro corpi gli effetti della traversata. I due ragazzi sembrano subire passivamente. E’ evidente un isolamento comunicativo. Il verbale del pronto Soccorso parla di scabbia in fase crostosa e di possibile varicella. All’ingresso i pazienti vengono subito soccorsi, visitati e rifocillati, non senza preoccupazioni derivanti soprattutto dal fatto di ricoverare nella stessa stanza la varicella e la scabbia, per il resto nessun allarme visto che trattasi di malattie ben note dalle nostre parti.

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Categorie: SIMM News

I minori stranieri non accompagnati (MSNA) rappresentano una percentuale significativa dei migranti che nel corso dell’anno sono arrivati in Italia attraverso le due maggiori rotte, quella balcanica e quella del Mediterraneo centrale.

Alla fine di agosto ne risultavano arrivati poco meno di 23.000. I minori stranieri in generale e quelli non accompagnati nello specifico, godono nel nostro paese di specifiche norme di tutela che recepiscono la Convenzione Onu - Convention on the Rights of the Child (CRC) - approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176.

Il concetto emergente e preminente è quello del “SUPERIORE INTERESSE DEL MINORE”. Questo spiega la scelta legislativa di garantire a tutti i minori, ancorché appartenenti a nuclei familiari irregolarmente soggiornanti in Italia o non accompagnati, due delle tutele più importanti: l’accesso all’istruzione e alla tutela della salute.

Il decreto accoglienza 142 del 2015 inserisce i MSNA tra i soggetti vulnerabili e quindi meritevoli di particolare attenzione e tutela nei percorsi di accoglienza.

L’incremento degli arrivi ha riacceso polemiche strumentali lasciando posto a considerazioni lontane da questi principi basilari.

Destano preoccupazione alcune dichiarazioni (in particolare quelle di Nicola Molteni, sottosegretario al Ministero degli Interni) relative all’accertamento dell’età dei MSNA, il cui onere della prova dovrebbe ricadere sul dichiarante.

Da sempre la stragrande maggioranza dei MSNA è compresa nella fascia di età tra i 15 e i 17 anni. Si chiederebbe a ragazzi spesso poco scolarizzati, provenienti da paesi nei quali i sistemi di registrazione anagrafica sono carenti (soprattutto nelle aree rurali) di presentare documentazioni probanti, cosa oltretutto poco verosimile, considerando le difficoltà del viaggio: la stragrande maggioranza di essi non avrà quindi la possibilità di dimostrare, documenti alla mano, la propria minore età.

La norma li tutela anche in questo senso, avendo stabilito la Legge 47/2017 i percorsi di tutela e integrazione dei MSNA compreso quello di determinazione dell’età.

La Conferenza Stato Regioni il 9 luglio 2020 ha approvato il “Protocollo multidisciplinare per la determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati” nel quale, facendo riferimento alla normativa nazionale e alle indicazioni e raccomandazioni consolidate anche in sede europea, si stabiliscono i criteri suggeriti per arrivare a stabilire, nei casi di fondato dubbio, se quanto dichiarato dal minore, circa la sua età, sia attendibile o meno; allo stato attuale nessun accertamento medico e men che meno l’esame radiologico del polso effettuato in urgenza da soggetti non padroni della necessaria expertise, possono arrivare a stabilire la maggiore o minore età di un soggetto essendo molte le variabili da considerare.

A fronte di queste norme tutelanti risulta che, al contrario, ci sia una disparità di approccio alla determinazione dell’età dei MSNA che interessa tutto il territorio nazionale.

Recentemente Save the Children, in partnership con UNHCR, ha pubblicato due rapporti frutto di un attento lavoro di mappatura sullo stato attuale delle procedure di identificazione e accertamento

dell’età in Italia, che con piacere pubblichiamo anche qui di seguito (e che potete trovare ai link sotto riportati) anche perché la SIMM ha collaborato attraverso la partecipazione alle tavole rotonde e alle interviste portando l’esperienza diretta nei territori dei Gris.

La SIMM ribadisce che l’accertamento dell’età deve essere richiesto dall’autorità giudiziaria competente al sistema sanitario solo nel caso di “fondato dubbio” e deve essere centrata sull’ascolto del minore, debitamente informato e supportato dal tutore e nelle migliori condizioni ambientali possibili. Già questo rende, nella stragrande maggioranza dei casi, non necessario il ricorso ad accertamenti che, per quanto non significativamente invasivi, lo diventano in quanto non necessari.

 

Francesca Ena, Gruppo Minori Stranieri, Vice-Presidente SIMM

https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/mappatura-stato-attuale-procedure-identificazione-accertamento-eta 

https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/mappatura-stato-attuale-implementazione-sistema-di-tutela 

Categorie: SIMM News

Rilanciamo questo articolo di Mario De Curtis, che oltre a essere docente di Pediatria è anche un caro amico della SIMM, apparso sul Corriere della sera il 26 agosto, che è leggibile su questo link

 

Il Prof. De Curtis descrive l’ineguaglianza nell’accesso alle cure nel nostro paese, che si riverbera sugli esiti di salute, con maggior mortalità infantile in alcune regioni d’Italia rispetto ad altre, e uno svantaggio ancora più grande tra i bambini di origine straniera.

E' una situazione che non vogliamo passi sotto silenzio, in specie in un momento in cui alcuni politici propongono di tornare a valutazioni inappropriate dell’età dei minori che potrebbero portare al rischio di considerare alcuni di essi erroneamente maggiorenni.

Siamo abituati a citare l’articolo 32 della Costituzione quando ci battiamo per il diritto alle cure e alla salute. Ma qui ci pare più opportuno l’articolo 3:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Perché morire prima del tempo è l’ostacolo più grande.

 

Marco Mazzetti