Comunicato SIMM: duro giudizio espresso sul Decreto Minniti

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Il Decreto Minniti (DL 13/2017 Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale) è diventato legge nonostante la dura condanna da parte di molte associazioni che si occupano di immgrazione.
Anche la SIMM insieme al Coordinamento dei GrIS, facendo proprio il comunicato presentato dal GrIS Liguria, ha espresso profonde riserve sull'impianto ed i contenuti del Decreto, che risulta ancora una volta mosso da motivi di sicurezza e controllo dell’ordine pubblico e che rischia di ridurre ingiustamente le tutele e ledere il campo dei diritti soggettivi, come hanno denunciato chiaramente ASGI e l’Associazione Nazionale Magistrati.
La SIMM ha inoltre espresso notevole preoccupazione per l’introduzione di nuovo centri di detenzione, denominati Centri di Permanenza per i Rimpatri (in luogo di Centri di Identificazione e Espulsione – CIE, secondo la legge vigente), richiamando quanto già indicato nelle Raccomandazioni finali del XIV Congresso SIMM nel 2016, che mettevano in luce gli effetti dannosi dei CIE, e ne avevamo auspicato la chiusura. E' stata invece messa in evidenza l'esigenza di utilizzare in maniera più opportuna le risorse stanziate per l'apertura di questi nuovi centri di detenzione, già definiti come strutture inutili e dannose, promuovendo reali interventi di miglioramento della qualità dell’accoglienza per i richiedenti protezione.
Tuttavia, l'auspicio che il Decreto non fosse convertito in legge non è stato accolto, segnando così un passo indietro sul piano dei diritti e della tutela della salute.

La SIMM a livello nazionale e i GrIS a livello locale si adopereranno, per ciò di propria competenza, su un piano operativo, comunicativo e informativo per contrastare dal punto di vista tecnico-scientifico, politico e culturale questa “deriva pseudo securitaria” che certamente non aiuta i necessari percorsi di inserimento e integrazione dei cittadini immigrati.

Si veda anche il post su Saluteinternazionale.